Si è da poco concluso il Toronto Film Festival, una vetrina sempre più importante per il cinema indipendente che sta attirando l'interesse delle major, sempre a caccia di nuovi talenti e nuove storie.
In questo caso, a far scattare un'asta per i diritti di distribuzione che ha toccato i 16 milioni di dollari, ci ha pensato una produzione della Scott free, di proprietà di Ridley Scott, il cui budget era peraltro della stessa cifra ottenuta per distribuire il film a livello internazionale.
Presentato anche al Festival di Venezia all'inizio di settembre, Equals non è il film di fantascienza che vi aspettereste in questo periodo: niente apocalissi, niente alieni, niente fine del mondo.
O meglio, la fine del mondo è un ricordo del passato: in questo futuro sono stati creati dei nuovi esseri umani, chiamati "Equals", a cui sono state eliminate le emozioni a livello genetico. Il risultato è stato la fine di fame, guerre, ogni tipo di violenza, ma ovviamente, anche ogni tipo di emozione.

Il mondo di Equals è asettico, gelido, vuoto. Almeno finché la cosidetta Switch On Syndrome (SOS), non comincia a far riaccendere le emozioni nelle persone: felicità, depressione, sensibilità, paura, tutte sensazioni che agli occhi del Collettivo è una minaccia alla loro utopia. Così chi viene infettato dall' SOS viene portato in un posto chiamato La Tana, da cui non torna mai nessuno.
Quando succede a Silas (Nicholas Hoult, direttamente da X-men Giorni di un futuro passato e Mad Max: Fury Road), si ritrova estromesso dalla società e in pericolo, finché non scopre che Nia (Kristen Stewart) è affetta dal virus da più di un anno ma è riuscita a nasconderlo fino a quel momento.
L'incontro fa scattare quella connessione che il Collettivo ha sempre voluto evitare e i due si ritrovano a dover rischiare il tutto per tutto per cercare una via di fuga da un mondo perfetto che si sta rivelando una trappola.
Intervistato da Buzzfeed, il regista Drake Doremus ha raccontato "Io credo che molte delle cose create dal Collettivo siano buone. È una vita zen, armoniosa, rilassante e meravigliosa. Ma, volendo aggiustare tutto, finisci con il fare del male. Ed è quest'area grigia che mi interessava."

E aggiunge: "Puoi rimuovere le emozioni così che le persone non si uccidano a vicenda, cancellare le religioni e la politica il che è un bene, ma contemporaneamente rimuovi tutti quei bisogni intrinseci agli esseri umani."
Un po' Gattaca, un po' il recente The Giver, Equals vuole mostrarci quel mondo perfetto in cui tutti vorremmo vivere, per farci scoprire cosa succede sotto la calma, fredda apparenza della realtà.
Non ci sono ancora date di uscita ufficiali, vi lasciamo con la prima clip dal film:
14 commenti
Aggiungi un commentoE' uscito il trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=OW-0wmuNBto
sembra veramente un remake dell'Uomo che fuggi dal futuro, solo che non li rapano...
Qualcosa è stato per forza cambiato per non incorrere in una denuncia per plagio, ma questo sembra proprio essere THX 1138
Non li hanno rapati...
Voglio dire anche io la mia.
Mi ricorda "L'uomo che fuggì dal futuro"
E’ un film di fantascienza senza astronavi, esplosioni, alieni, etc.. ma del tipo intimistico, e già qua fuggiranno metà dei possibili spettatori. E fanno male, perché checché ne dicano critica e pubblico, è un bel film, o meglio a me è piaciuto tanto che gli darò un 7,5. In un futuro l’umanità, per non rifare gli stessi errori del passato, vive senza sentimenti: le persone non hanno contatti tra loro, se non formali o lavorativi, è proibito ogni contatto fisico, che è visto come una malattia, ed è proibita ogni forte emozione, anch’essa vista come un disordine da controllare. Chi non ce la fa, si impaurisce e cerca di farsi curare, non capendo ormai più qual è invce la vera natura umana. O finge di essere come gli altri (Equals del titolo), trattenendo le emozioni, come fa la protagonista. Lei è la brava Kristen Stewart, lui il sorprendente Nicholas Hoult, nella parte del lui che si risveglia. Il film è molto minimale, perché in definitiva la storia che racconta è la storia di loro due, non ci sono rivoluzioni in questa società distopica, ma solo un a storia di coppia. La storia non è sicuramente originale (ma ormai cosa lo è), ma funziona molto bene, così come il rapporto di coppia dei due, molto credibile. Il film penso abbia avuto costi minimi, di sicuro non è andato quasi nessuno a vederlo. Ha partecipato senza successo a Venezia, battuto da Ti guardo, che invece io reputo inferiore a questo.
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