Aveva solo 67 anni Tanith Lee, grande scrittrice di fantascienza e fantasy, scomparsa domenica dopo una lunga malattia.

Tanith Lee ha vinto due volte il World Fantasy Award e una volta l'August Derleth Award, è stata inoltre nominata World Fantasy Grandmaster e World Horror Grandmaster. Ha scritto oltre settanta romanzi e un centinaio di racconti, spaziando dalla fantascienza al fantasy all'horror. Ha scritto anche diversi romanzi young adult.

Tra le opere più famose Nata dal vulcano (The Birthgrave, 1975), Il Signore delle Illusioni (Delusion's Master, 1981), Il Signore della Notte (Night's Master, 1978).

Nata a Londra nel 1947, figlia di due ballerini, Tanith Lee ha imparato a leggere solo a otto anni a casa della dislessia, ma ha recuperato terreno rapidamente. Ha cominciato a scrivere ben presto, facendo ogni tipo di lavori per mantenersi, e ha pubblicato i primi romanzi, opere fantasy per ragazzi, nel 1971.

In Italia è arrivata soprattutto grazie a Ugo Malaguti, con la Libra prima e la Perseo poi, che hanno pubblicato la gran parte delle sue cose uscite nel nostro paese. 

A proposito della scrittura in un'intervista per Locus la Lee espose cosa significava per lei raccontare storie:

Gli scrittori raccontano le storie in modo migliore perché hanno fatto pratica, ma ognuno ha un libro dentro di sé. Sì, lo so, è un vecchio cliché. Se dai la vita più interessante (per chi la sta vivendo) a un grande scrittore la trasformerà in qualcosa di meraviglioso. Ma tutte le vite sono importanti, tutte le persone sono importanti, perché ognuno è un libro. Alcune persone semplicemente hanno un accesso più facile ad esso. Abbiamo bisogno di arti espressive: gli antichi scribi, i narratori, i sacerdoti. Ecco dove entro in gioco io: come narratrice di storie. Non un'alta sacerdotessa, ma una narratrice di sicuro. E adoro essere la narratrice della tribù.