Si fa un gran parlare in questi ultimi mesi di remake o se volete reboot di vecchie serie televisive. Si parla, ad esempio, di un ritorno in pista di Lost e, sospettiamo, un notevole peso l'ha avuto il controverso finale della serie. Ma non è l'unica serie oggetto di un possibile ripescaggio. Dopo il successo dei due film, il franchise di Star Trek ha avuto un rilancio eccezionale, merito di JJ Abrams e, al di là del terzo film già in programma, si parla di una possibile missione quinquennale sul piccolo schermo.
Qualche settimana fa, si sono festeggiati i 25 anni di Twin Peaks e si è rivisto tutto il cast con David Lynch in testa per una festa stile Hollywood. Ovviamente, anche in questo caso si parla di remake, anche se il regista di Dune ha precisato che si tratterebbe di un vero e proprio continuo della saga.
Ora, personalmente non sono contro questo genere di operazioni, l'importante è riuscire a fare le cose in modo intelligente, soprattutto quando c'è di mezzo una serie televisiva che è stata osannata dagli appassionati e dai critici.
La serie classica di Star Trek, ad esempio, fu interrotta solo dopo tre stagioni perché non raggiunse il numero di spettatori sufficiente a far andare avanti il serial, ma quando Gene Roddenberry ebbe alla metà degli anni Ottanta la possibilità di tornare sulla sua creatura lo fece in modo straordinario regalandoci Star Trek - The Next Generation. Ora che si riparla di un reboot, un nuovo inizio, della saga televisiva per la missione quinquennale di Kirk e Spock.
Il punto è che, come ho detto altre volte, sembra che non ci siano molte idee originali e non vorrei che nel mondo televisivo comincino a fare ciò che a Hollywood e dintorni hanno fatto diventare una regola: si va a pescare nel già visto e già fatto, che per carità, si può anche rifare bene, come il recente film su Godzilla, ma si può anche fare malissimo come Prometheus, il prequel di Alien.
Insomma, l'idea di base è meglio un flop di qualcosa che si conosce, perché tanto basta far passare pochi anni e si fa ripartire la macchina. Un esempio? Nel 2006 esce, con grande clamore, il Superman Returns di Bryan Singer che però si rivela un flop al botteghino, ma soprattutto nell'apprezzamento degli appassionati. L'anno scorso, nel 2013 esce L'Uomo d'acciaio di Zack Snyder, grande successo e rilancio del mitico personaggio a fumetti.
Va bene, insomma se riparliamo di reboot o remake, di sequel o prequel, per le serie televisive, ma l'importante è. fatelo con intelligenza e magari andatevi a rivedere Battlestar Galactica di Ronald D. Moore come esempio positivo.
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