Costato circa 130 milioni di dollari, Prometheus ne ha guadagnati finora altrettanti in Nord America, e poco meno del doppio nel resto del mondo, quando ancora non è uscito in Italia e Giappone. Il responso della critica è stato positivo, anche se forse non tanto quanto i produttori e lo stesso Ridley Scott si aspettavano. A pesare probabilmente sul giudizio finale è proprio il finale aperto del film, che prelude a un inevitabile sequel e non scioglie dunque tutti i dubbi emersi nella storia. Ma la straordinaria efficacia visiva di Prometheus, che mette in scena il meglio degli effetti speciali e del design oggi su piazza a Hollywood, resta il punto di forza di un film che si è posto l’obiettivo principale di stupire e lasciare gli spettatori a bocca aperta. Ed è impossibile non restare a bocca aperta di fronte ad alcune scene, tra cui quella – che ha fatto la gioia di tutti i fan di Alien – in cui finalmente viene svelata l’identità dello Space Jockey intravisto nel lontano 1979. Di seguiti, in effetti, se ne già sta parlando. I risultati incoraggianti al botteghino spingono in questa direzione, anche Ridley Scott aveva anticipato che il film avrebbe potuto reggere anche da solo, lasciando alcune domande senza risposta al dibattito degli appassionati, come aveva fatto con il suo capolavoro Blade Runner. Ma i tempi sono cambiati e oggi è difficile pensare a un film fantastico di successo senza trarne subito una serie e cercare di portare a casa quanti più soldi è possibile. E infatti la 20th Century Fox ha fatto sapere di aver già messo in moto gli ingranaggi, assicurandosi il ritorno di Scott dietro la macchina da presa ed eventualmente gli stessi sceneggiatori. Se tutto andrà come previsto, un Prometheus 2 uscirà al cinema nel 2014.