Se vi trovaste a passare da San Diego in questi giorni, avreste la possibilità di vivere in anteprima tutto ciò che cinema e tv lanceranno sul mercato nei prossimi anni. Uno degli eventi più attesi era la presentazione di Prometheus, che Wired ha riportato con dovizia di dettagli, motivo per cui non proseguite se volete rimanere all'oscuro.

Tutto è cominciato con un video di presentazione dei passati lavori di Ridley Scott, seguito dalla scritta "Ridley Scott torna al genere che ha ridefinito, con il progetto originale intitolato Prometheus". A quel punto sullo schermo prima si vede il regista in uno studio televisivo, poi un un immenso teatro di posa dove delle gigantesche costole spuntano dalle pareti. Scott quindi dice di trovarsi nei famosi Pinewood Studios, i teatri di posa usualmente utilizzati per i film di James Bond, dove "si possono parcheggiare sette jumbo jet e mezzo", a detta del regista.

A quel punto parte una selezione di sequenze da Prometheus. Vediamo un uomo in tuta spaziale che esplora una camera antica ricoperta di strani geroglifici, mentre un altro attraversa una porta scorrevole per entrare in una stanza complemente bianca. Un altro personaggio, forse Michael Fassbender (X-Men - L'inizio), estrae una sostanza gelatinosa da un contenitore. Quindi, fuori campo Ridley Scott sottolinea come ciò che appare piccolo nel film può in realtà essere molto importante, mentre sullo schermo si vede una goccia di sangue su un dito. Poi vediamo Charlize Theron sdraiata su un tavolo con delle bende sul seno, come se si stesse svegliando dall'ipersonno.

La sequenza si fa frenetica: un uomo con un visore che guarda in basso verso qualcosa, una donna in tuta da astronauta che attraversa un ingresso completamente rosso e un globo: "Il team trova qualcosa che non è ciò che sembra, è una civiltà, ma il comportamento dimostrato non è molto civile". Subito dopo inizia un folle massacro, gente con una sostanza semiliquida nel casco, qualcuno che usa un lanciafiamme e scene sanguinarie in spazi confinati: "Ci saranno biomecanoidi e il film supererà molti confini".

Altre inquadrature: un pallido pianeta circondato da anelli, Charlize Theron che esegue delle flessioni nuda: "Il film ha il dna di Alien, ma più si evolve più diventa qualcosa di completamente diverso". Nelle immagini si vede gente gridare, poi appare la scritta di segnale perso: "Ovviamente, voglio spaventarvi a morte", conclude Scott.

Damon Lindelof compare di persona sul palco come moderatore e racconta di come abbia ricevuto la telefonata del regista per lavorare alla sceneggiatura, poi arriva la stessa Charlize Theron, che approfondisce l'argomento, raccontando come la prima versione della sceneggiatura fosse molto grezza e come lei abbia partecipato alla perfezionamento della storia.

Nel film lei è Meredith Vickers: "Meredith è molto diversa dai personaggi che ho interpretato finora. Lei è una rigida amministratrice, una macchina che guida le macchine e che porta questa missione nello spazio. In partenza sembra fredda e frigida, quello che conta per lei è l'aspetto economico. Ma sai che sarà lei sarà un problema. Poi andando più a fondo, si scopre che la sua personalità ha molti strati".

Secondo Charlize, Scott voleva che lei fosse un mistero: "Scott voleva che io fossi un enigma, il mio personaggio si nasconde negli angoli bui, poi nel terzo atto scopri cosa nasconde sotto la pelle".

Subito dopo, si collegano in diretta con il regista e l'attrice Noomi Rapace (vista nella trasposizione cinematografica dei romanzi di Stieg Larsson): sono entrambi in Islanda, vicino a una cascata e Scott sta girando le ultime sequenze del film, che si situano all'inizio della storia. Scott racconta perché è stato lontano dalla fantascienza per venticinque anni: "Ero occupato a girare altri film ed esplorare altri generi e onestamente non ho più pensato alla fantascienza. Poi mi sono reso conto che nel primo Alien c'era una cosa su cui nessuno si era mai posto domande e che poteva essere il nucleo centrale di ciò che abbiamo appena completato".

Ma è solo l'inizio: "Prometheus è lontanamente imparentato con Alien, siamo andati in una direzione completamente diversa, ma negli ultimi minuti del film capirete di cosa sto parlando". E conclude dicendo che ci saranno due robot nel film, non solo l'androide di cui si è parlato in rete: "Robot, replicanti e androidi sono diventati parte integrante del paesaggio fantascientifico, al punto che non sono più originali. Per cui devi arrivare con quell'unico concetto originale che rende tutto unico".

E questo per ora è tutto, ma è solo l'inizio.