I supereroi sono fantasy o fantascienza? La domanda ha animato non pochi dibattiti. Spesso i loro poteri hanno origini più o meno fanta-scientifiche (ragni radioattivi, radiazioni nello spazio, corazze elettromeccaniche, radiazioni atomiche, mutazioni genetiche, o proprio nascita su di un altro pianeta). Spiegazioni, d'altra parte, che spesso fanno molta acqua dal punto di vista scientifico e che giustificano poteri al limite della magia. Quando poi si va a parlare di supereroi come Thor, il cui potere deriva semplicemente, be', dal fatto di essere dei di Asgard, allora i punti sembrano andare tutti all'altra squadra.
Be', noi tiriamo dritti lo stesso, e questo mese sul nostro mensile curato da Carmine Treanni, Delos Science Fiction - numero 133, appena andato online - dedichiamo uno speciale proprio a lui, al supereroe che oltre al mantello ha anche il martello, presto protagonista di un film diretto da Kenneth Branagh. E non solo a lui, ma a tutta la nuova ondata di superpersonaggi che stanno di nuovo per invadere le sale cinematografiche.
Nel numero anche servizi su Korolev, il nuovo romanzo di Paolo Aresi uscito questo mese su Urania, e su Battle:LA, la nuova invasione catastrofica della Terra. Si parla di novità uscite all'estero, di Le due torri libro e film, e di ebook, con una nuova rubrica che segnala le ultime uscite.
Il racconto di questo mese è di Roberto Furlani.
L'indirizzo: www.fantascienza.com/magazine/delos/133/
1 commenti
Aggiungi un commentoCosa definire o no Fantascienza è estremamente difficile. Spesso ci sono contaminazioni tra generi e non esistono "tavole delle leggi" con regole precise e specifiche per delimitare un genere da un altro, anche se in casi come Thor e altri sarebbe opportuno basarsi sul buon senso e sulle impressioni personali. Le mie: Thor non è Fantascienza. I supereroi possono essere contestualizzati nel genere fantascientifico molto alla buona e con manica larga. Poi se ne può discutere all'infinito.
Mi preme di più affermare che questa invasione di supereroi nuoce soprattutto alla Fantascienza stessa. Più ci si focalizza su un sottogenere (quello dei superuomini con superpoteri), più sarà difficile trovare a livello di sceneggiatura storie originali, mentre i canovacci Buono vs Cattivo, affermazione, sconfitta, rinascita del supereroe e trionfo di quest'ultimo, impoveriranno la Fantascienza stessa, il modo di porsi domande, di trattare tematiche adulte con originalità e intelligenza, in taluni casi di anticipare i tempi, offrendo un quadro del futuro interessantissimo, ossia tutti quei punti di forza che hanno contribuito in modo determinante alla grandezza della Fantascienza filmica e seriale.
Non me ne vogliano i cultori dei supereroi, ma la banalità narrativa e la pochezza di spunti che offrono questi film e queste serie sono inquietanti. Si tratta di ottime strategie commerciali, di prodotti da vendere. It's business, ma a scapito della qualità. Personalmente solo i Batman di Nolan, il primo Iron Man e Watchman sono stati i film che ho apprezzato, peraltro film nei quali la stessa descrizione classica del supereroe è messa in discussione. Gli altri sono veramente poca cosa, per non parlare delle serie tv, su cui stendo un velo pietoso.
La Fantascienza la intendo in modo diverso (affermazione opinabile e discutibile quanto si vuole e del tutto personale) da questa proposta dai supereroi. Il pericolo di appiattirsi è pesante e questo tipo di Fantascienza prolifera sempre di più: povera di contenuti, spesso banali e soprattutto prevedibili.
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