Tra pochi giorni, sessant'anni fa, l'uomo usciva per la prima volta dall'atmosfera terrestre. Jurij Alekseevič Gagarin a bordo della Vostok 1. Per la prima volta l'umanità veniva a sapere che il suo pianeta visto dallo spazio è azzurro.

L'artefice di quella missione era stato soprattutto Sergej Pavlovič Korolëv, detto il costruttore capo, il geniale progettista che aveva portato il programma russo a mettere in orbita il primo satellite e poi il primo essere umano. E che morì nel gennaio del 1966. Almeno secondo la storia ufficiale, perché lo scrittore italiano Paolo Aresi ha immaginato una sorte diversa, che nei tre romanzi Il caso Korolev, Korolev La luce di Eris e La stella rossa di Korolev, quest'ultimo in uscita oggi, lo hanno portato al di là del tempo e dello spazio, in un'avventura cosmica che ha portato l'umanità a contatto con altre civiltà.

La stella rossa di Korolev esce oggi in edizione ebook, tra un paio di settimane in versione cartacea.

La stella rossa di Korolev

Il libro

Una grande opera di fantascienza deve trarre alimento da una grande idea. La trilogia di Korolev parte da una scoperta sensazionale: il grande  Progettista Capo del programma spaziale dell’Unione Sovietica non è morto, come si credeva, nel gennaio del 1966. Viene rintracciato vivo, su Marte, alla fine del XXI secolo: è l’inizio di un’avventura che stupisce, eppure rigorosa, nella tradizione di A.C. Clarke e Stanislaw Lem. In questo terzo e conclusivo romanzo, Korolev guida l’equipaggio dell’astronave Marco Polo dal pianeta Eris, all’estrema periferia del Sistema Solare, a Nemesis, la stella nana rossa, spesso ipotizzata dai nostri astronomi (ma mai rintracciata), a un anno luce dal Sole. Per poi lanciarsi in una cavalcata interstellare fino ad Antares, perché laggiù è custodito il segreto dei Costruttori, della loro fuga dalla Terra e da Marte, centomila anni prima. E qui è custodito anche l’altro mistero: chi è e dove si cela il vero e grande Nemico dell’umanità.

Un romanzo cosmico e profondamente umano. Una space opera astronautica che spalanca scenari mozzafiato su temi astrofisici che affascinano, dalla materia all’energia oscura, alle Trasformazioni di Lorentz.

Paolo Aresi nella sua carriera ci ha regalato diversi, ottimi romanzi. Ma forse questo è il più intenso, il più stupefacente.

L'autore

Paolo Aresi è nato a Bergamo nel 1958. Laureato in Lettere, giornalista a L’Eco di Bergamo, ha debuttato nella narrativa con il romanzo di fantascienza Oberon, l’avamposto fra i ghiacci. Nel 1992 ha ottenuto il premio Courmayeur con il racconto Stige. Nel 1995 ha pubblicato Toshi si sveglia nel cuore della notte, un romanzo realistico, dai toni noir. Nel 2004 ha vinto il Premio Urania con Oltre il pianeta del vento. Con Ho pedalato fino alle stelle (Mursia, 2008, due edizioni) è tornato al romanzo realistico con un’opera di sentimenti e passione per la bicicletta. Nel 2010 per l’editore Mursia nella collana di letteratura ha pubblicato il romanzo post-apocalittico L’amore al tempo dei treni perduti. Nel 2011 è apparso in Urania Korolev, appassionato omaggio al “progettista capo” del progetto spaziale sovietico che diventa una sorprendente epopea fantascientifica, riproposto da Delos Digital col titolo Il caso Korolev, al quale sempre per Delos Digital sono seguiti Korolev: la luce di Eris e La stella rossa di Korolev.

Paolo Aresi, La stella rossa di Korolev , Delos Digital, Odissea Fantascienza 98, isbn: 9788825415483, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 4,99 iva inclusa

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