Con l'ultimo episodio, il numero tredici, lo speciale di Natale 2010, la produzione ha deciso di spingere sull'acceleratore della critica sociale, con una trama interamente dedicata alla religione, al fanatismo religioso, agli scandali sessuali dei preti e all'arricchimento indebito della chiesa. In questa trama si inserisce la storia dei nostri giovani eroi che scoprono di poter vendere i propri poteri a un broker che sembra avere la capacità di toglierli o darli semplicemente stringendo la mano. Proprio quando pensavano di essere tornati normali e di poter vivere una vita tranquilla succedono degli avvenimenti che li spingono a ricomprarli. L'episodio termina però con un cliffhanger: dato che i loro poteri sono già stati venduti ad altri, sarà possibile recuperarli? E i ragazzi decideranno di riavere i propri poteri, quando possibile, oppure sceglieranno di averne degli altri? Nella terza stagione quindi potrebbe esserci un reboot forse parziale.
Secondo una massima molto conosciuta nel mondo dei fumetti e dei supereroi "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Questo approccio permette di raccontare storie con un certo spessore, con personaggi profondamente trasformati dalla loro vita di super-eroi.
Cosa succede nelle nostre due serie? In No Ordinary Family Jim usa i suoi poteri per combattere il crimine e assicurare i colpevoli alla giustizia mentre la moglie li usa per arrivare in tempo a casa la sera e preparare la cena. Evidentemente la massima non riguarda le donne, che anche se sono moderne e liberate, alla fine vengono sempre relegate in cucina o nella camera da letto. I super-poteri quindi vengono usati per negare e bloccare la trasformazione della società patriarcale e per riportarla a come era una volta. Ai tempi di Obama questa è una visione molto conservatrice della famiglia e della società.

















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