Non si può certo dire che il 2009 sia stato un anno avaro con gli autori italiani, tra racconti, romanzi, inediti e ristampe l'offerta è stata ricca e variegata, case editrici specializzate e no, di grandi dimensioni o piccole (ma vivaci) realtà di appassionati hanno contribuito a portare alla ribalta autori vecchi e nuovi, spesso con opere di alto livello.

Ormai trascorsi i lontani tempi dell’ostracismo agli autori italiani, Urania e le collane collegate hanno presentato una nutrita serie di opere “made in Italy”, autori collaudati e giovani emergenti si sono trovati fianco a fianco, generando spesso discussioni che spesso sono diventate roventi tra gli appassionati.

Doveroso iniziare con il Premio Urania, ormai storico appuntamento che nel 2008 ha visto prevalere Francesco Verso: il suo E-Doll, un thriller cibernetico dove l’erotismo occupa una parte importante, è ritratto di una Russia futura in bilico tra odio e ammirazione per gli E-Doll, androidi affascinanti e perfetti, apparentemente bambole sessuali create per il piacere, in realtà qualcosa di sottilmente diverso e più profondo.

Questo romanzo ha suscitato roventi polemiche sia per le scene di sesso esplicito che per il linguaggio particolare, dividendo gli appassionati tra l’ammirazione di chi ha apprezzato il risultato globale raggiunto e il netto rifiuto di chi si è concentrato sulla scarsa chiarezza di alcuni passaggi, o sulle scene ritenute troppo spinte.

Francesco Verso non è stato il solo italiano a vedere una sua opera pubblicata su Urania nel 2009, per la seconda volta in tre anni il nome di Dario Tonani  campeggia in copertina: due romanzi brevi, L’algoritmo bianco (che da il titolo al volume) e Picta muore, che ampliano l’universo narrativo di uno dei più dotati autori della nuova generazione.

Anche in questo caso le polemiche e le discussioni tra chi ha apprezzato il ritmo delle storie e chi ha lamentato la scarsa coerenza e la poca profondità del protagonista non sono certo mancate.

Urania ha ospitato anche qualche racconto in appendice, si tratta di Embargo, di Elisabetta Vernier, Istinto sopito di Antonino Fazio, Korolev di Paolo Aresi, Isobel di Alberto Cola e Lei e altralei, di Dario Rivarossa, ma non è apparsa nessuna antologia dedicata agli scrittori italiani.

Quello che non ha trovato spazio su Urania è però apparso su Epix, una collana tutta nuova, dove già nel secondo numero era presente una antologia di Valerio Evangelisti, nove racconti scritti con la consueta abilità dal creatore della saga di Emeyrich.

La nuova arrivata ha concesso il bis nel quinto numero, Bad prisma, raccogliendo una nutrita schiera di autori: Alan D. Altieri, Danilo Arona (presente con due racconti), Barbara Baraldi, Giorgio Bona, Giacomo Cacciatore, Andrea Colombo, Alessandro Defilippi, Stefano Di Marino, Giuliano Fiocco, Alessio Lazzati, Angelo Maranzana, Gianfranco Nerozzi, Andrea Novelli e Giampaolo Zarini, Bob Orsetti, Gian Maria Panizza, Edoardo Rosati, Claudia Salvatori e Mauro Smocovich.

Più orientati all'horror che alla fantascienza i due numeri che hanno chiuso l'anno, Malarazza, una raccolta di tredici racconti di Samuel Marolla, e un inquietante romanzo di Claudio Salvatori, Abel, dove i mostri sembra siano stati finalmente accettati dagli umani, su questo numero è anche apparso in appendice un racconto di Cristiana Astori.