Il prossimo 17 gennaio verranno consegnati, durante una cerimonia che si terrà a Beverly Hills in California, i premi dell'edizione 2010 dei Golden Globe Awards, riconoscimenti per il cinema e la televisione assegnati ogni anno dalla HFPA (Hollywood Foreign Press Association), ovvero l'organizzazione a cui aderiscono i giornalisti specializzati corrispondenti per la stampa estera e residenti in California. Come al solito lo spazio concesso alla fantascienza e al fantastico in generale non è molto ampio, ma occorre dire che quest'anno, almeno nella categoria cinematografica, il genere è riuscito a mandare in competizione due pezzi da novanta della stagione che sta per chiudersi, ovvero Avatar, che conquista quattro candidature, e District 9.
Il Golden Globe, arrivato quest'anno alla sessantasettesima edizione, viene considerato uno dei premi più prestigiosi e questo per diversi motivi: intanto perché è sostanzialmente l'unico vero premio della critica assegnato negli USA, poi perché viene assegnato da giornalisti non americani, il che fornisce un certo polso di come i film e i serial tv possono essere recepiti all'estero. E infine perché è capitato spesso negli ultimi anni che chi vinceva il Golden Globe si aggiudicava poi anche l'Oscar; quindi il premio viene visto come rivelatore di tendenze e anche un po' come portafortuna, cosa che negli ambienti hollywoodiani ha più peso di quanto sembri.
Tornando alle nomination per il cinema, va ribadito che Avatar deve aver fatto un'ottima impressione ai giornalisti dell'HFPA, tanto che gli hanno assegnato ben quattro nomination tra cui quelle più "pesanti", cioé per il miglior film drammatico e per la miglior regia di James Cameron. Soltanto Tra le nuvole, ultimo lavoro di George Clooney (Solaris), ha fatto meglio con sei nomination. Le altre due candidature per l'avventura epica di Cameron riguardano la colonna sonora originale, firmata dal veterano James Horner (due film di Star Trek, Cocoon, Rocketeer, Deep Impact, L'uomo bicentenario, solo per citarne alcuni) e la migliore canzone originale, I see you, composta ancora da Horner in collaborazione con Simon Franglen e Kuk Harrell. Per Disctrict 9 invece è arrivata la nomination per la miglior sceneggiatura originale, scritta a quattro mani da Neil Blomkamp e Terri Tatchell: forse un po' poco considerato il valore del film (la cui edizione in DVD uscirà tra qualche settimana) e il grande consenso tributatogli da critica e pubblico. Sono rimasti invece a bocca asciutta altri due pezzi da novanta sci fi della stagione, ovvero lo Star Trek targato J.J. Abrams e Terminator Salvation.
Per quanto riguarda le altre nomination, Coraline si è aggiudicata quella per il miglior film d'animazione, insieme alla deliziosa commedia fantasy Up, targata Disney-Pixar, e a Fantastic Mr. Fox, ancora con Clooney nelle vesti di doppiatore. Il curioso Nel paese delle creature selvagge, diretto da Spike Jonze (Essere John Malkovich), ha incassato una nomination per la miglior colonna sonora. Un po' sottotono la stagione delle serie tv: Lost strappa una sola nomination nella categoria per il miglior attore non protagonista (Michael Emerson), mentre si fanno strada True Blood (miglior serie drammatica e migliore attrice protagonista, Anna Paquin) e The Mentalist (miglior attore protagonista Simon Baker). In questo caso i pezzi da novanta, Fringe, Flasforward, Stargate Universe e l'intrigante The Prisoner, non sono stati presi in considerazione, forse anche per le difficoltà di palinsesto incontrate.
La domanda ora è: quante chance hanno i campioni della fantascienza di aggiudicarsi qualcosa? La battaglia è senza dubbio difficile: nella categoria per il miglior film Avatar deve vedersela, oltre che con il già citato Tra le nuvole, anche con il rutilante e magnifico Bastardi senza gloria, mentre per il premio come regista Cameron compete con gente del calibro di Kathryn Bigelow (Strange Days), Quentin Tarantino, Jason Reitman e il decano Clint Eastwood. Anche per il film rivelazione di Blomkamp la battaglia è dura, mentre Horner ha dei rivali importanti negli U2 per il premio per la miglior canzone. Non resta che fare il tifo, e sperare che Avatar riesca a portare a casa almeno un premio, magari tra i più importanti; ricordandosi della già citata tradizione...
8 commenti
Aggiungi un commentoPosso buttare là un'ipotesi?
Sull'aspetto tecnologico, beh il film andrebbe visto in IMAX dove dicono dia il massimo. I commenti dagli USA dicono che visto nelle condizioni veramente ideali il film è spettacolare. Poi chiaro che ognuno ha la propria percezione, anche a me il 3D tradizionale non ha mai entusiasmato.
Sulla storia: lo abbiamo scritto tante volte in tutti gli articoli pubblicati finora, Avatar è una versione di Balla coi lupi (più che Pocahontas) fantascientifica, con tutti gli elementi classici di un bel drammone al posto giusto. Sembrerebbe il punto debole del film... E se invece fosse il vero punto di forza? Al di là della tecnologia?
Cameron non è un fessacchiotto qualsiasi, è un furbone, uno che è riuscito a spremere Titanic come nessun altro sarebbe riuscito, ma neanche quella era una storia particolarmente originale. La forza di Cameron è di prendere una storia "universale", di cui tutti possono riconoscerne i valori, e renderla unica. Forse il tentativo di Avatar era proprio questo: raccontare un dramma universale fantascientifico, ovvero dimostrare che anche la fantascienza sa raccontare storie di valori comuni a tutti. E quindi dimostrare il valore universale del genere. Per chi è avvezzo alla fantascienza può essere scontato che sia così, ma per tanta altra gente non lo è affatto.
Poteva essere fatto in modo diverso? Certo, basta guardare District 9. Ma ognuno interpreta il cinema a modo suo.
D'altra parte cos'è stata la fantascienza al cine in questi ultimi anni? Sequel, remake, prequel, reboot... Avatar almeno parte da zero o quasi. Secondo me il film di Cameron rischia di diventare, con gli opportuni distinguo, ciò che è stato il primo Star Wars... E con questa spero di aver lanciato una bella provocazione
Cosa vuole dire "e se invece fosse quello il vero punto di forza"? O lo è o non lo è, non è che hai dei dubbi. E i personaggi rimangono comunque di gesso.
Se tu l'hai visto e ritieni che la storia non ci sia e i personaggi nemmeno, ottimo, è la tua opinione. Io parto dai quattro o cinque filmati visti in rete, dagli articoli a commento pubblicati finora e dalla mia conoscenza dei precedenti film di Cameron. Proprio ieri sera mi sono rivisto "Aliens": ebbene, anche lì la trama non è nulla di che, e i personaggi sono parecchio stereotipati, specie i marines. La forza del film sta quasi tutta in Sigourney Weaver, e un po' in Bishop e nella regina aliena. Anche Titanic alla fine si reggeva tutto sulla storia d'amore tra Di Caprio e la Winslet; il resto era decisamente nei canoni, effetti speciali compresi (pur se spettacolari). Insomma, la capacità di Cameron consiste nel raccontare storie in cui tutti possono riconoscersi, e raccontarle attraverso gli occhi dei protagonisti. La mia ipotesi è che abbia voluto fare la stessa cosa con Avatar, cioé dimostrare che si può raccontare una storia di fantascienza che sia anche universale.
D'altra parte, anche il primo Star Wars non era sta gran cosa in termini di trama: classica storia di formazione come se ne scrivevano già da secoli. Ma è stata proprio questa la sua forza.
Poi guarderò il film, e se mi sembrerà una ciofeca lo dirò.
Ecco, bravo, guardati il film prima.
Oh, è bello trovare una persona che accetta serenamente le opinioni degli altri; in quanto a tolleranza sei peggio di ratzinger...
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