Un grande film non può dirsi tale se non è preceduto da qualche degna polemica. Non si sottrae alla legge nemmeno Avatar, il cui trailer – in circolazione da pochi giorni – ha suscitato le ire della Fathom Studios, piccola casa di produzione di Atlanta, attiva più che altro nel settore pubblicitario. Nel 2008 la Fathom ha fatto però il grande salto sul carrozzone dell’industria cinematografica con Delgo, lungometraggio d’animazione e, ora, pomo della discordia.

 

Come si legge in un comunicato rilasciato dall’azienda stessa a poche ore dall’uscita del trailer di Avatar, c’è stato un vero e proprio “bombardamento” di email per segnalare le singolari somiglianze fra il colossal 3D di James Cameron (budget: 300 milioni di dollari) e la piccola produzione indipendente della Fathom (budget: circa 40 milioni di dollari).

Delgo è uscito l’anno scorso negli Stati Uniti e si segnala soprattutto per un triste record: è uno dei film con i più bassi incassi a memoria d’uomo (meno di settecentomila dollari), a fronte di un iter creativo durato dieci anni. Difficile insomma non descriverlo come un buco nell’acqua, nonostante grafica e effetti visivi siano di tutto rispetto.

È proprio questo il punto su cui batte la Fathom Studios nella protesta contro il “Golia” Cameron e la sua casa di produzione Lightstorm Entertainment. “Da ciò che abbiamo visto – dichiara un portavoce – siamo scioccati dalle somiglianze nella grafica dei due film. Stiamo studiando possibili azioni legali.”

Non si può evitare il sospetto che qualcuno alla Fathom abbia ideato una campagna di marketing un po' tardiva, ma al contempo il rumore in rete sta crescendo e c'è chi parla apertamente di plagio. Meglio lasciare parlare fatti e soprattutto immagini. Le storie sono vagamente simili: in Delgo si racconta la lotta fra due razze aliene in ambientazione fantasy, in Avatar la lotta fra umani e Na’Vi in ambientazione fantasy; in entrambi esiste una protagonista femminile dal carattere forte che cavalca un simil-rettile con le ali; in entrambi esistono elementi come massi giganteschi che galeggiano nell’aria, una storia d’amore e mostri brutti e guerrafondai.

Ingredienti tutto sommato comuni a molte storie fantasy, per cui le accuse potrebbero venire rapidamente archiviate, se non fosse per l’aspetto visivo. Ecco allora i due trailer. Fateci sapere cosa ne pensate.