- I miei e i tuoi - riconobbe Kemiat. - Ma io sono uno psicostoriografo, e so che la gente non può mai essere ragionevole. È spinta da leggi diverse da quelle del buonsenso... leggi economiche... leggi sociali... Lo studio della psicostoriografia mi ha dato un grande distacco da queste cose. Mi ha permesso di capire, di compatire... e alla fine, mi ha fatto capire che quello che dovrebbe avvenire èsempre diverso da quello che può avvenire. - Ecco perché la fazione moderata kaina non ha mai mosso un dito per aiutare Moriat - brontolò Piet. - Fatalismo.- Ecco perché tu ti sei sempre rifiutato di occuparti di psicostoriografia - ritorse Kemiat dolcemente. - Ma sbagli. Non si tratta di fatalismo.Piet borbottò qualcosa di intellegibile. Versò il caffè e porse una tazzina a Kemiat.- Mi dispiace per Aymer - disse. - Non sono riuscito a ottenere la grazia, e forse non ho tentato abbastanza. So che era tuo amico.

- Avevamo litigato - precisò Kemiat, tranquillo, accettando il caffè. - Ma ti ringrazio per avermi fatto avere il permesso di vederlo.

Piet guardò nella tazzina senza parlare. Per un momento la stanza fu piena soltanto della polvere che brillava e cadeva pigramente nella luce che entrava dalla finestra, proveniente dalla stella gialla che illuminava la capitale majet Hevinna.

- Arun - disse Kemiat alla fine, - sono venuto per dirti alcune cose che non ti faranno piacere.

Piet alzò la testa, con qualcosa come rassegnazione sul viso.

- Devo dire che non è una novità, per me - disse.

- Non credo che tu sappia molto della psicostoriografia, anche se sei un militare e devi sapere qualcosa delle teorie formali di strategia, che hanno molto in comune con la psicostoriografia. Fu fondata da uno storico di Luann che applicò per primo la matematica degli stati complessi alla storia. Gli diedero del pazzo per tanto tempo, be' era una personalità bizzarra, questo è vero. Ma le cose che scoprì...

- È di T'endrö che sta parlando? L'autore di “Utopia”?

Kemiat fece una pausa.

- Sì, era la sua preoccupazione principale. Il suo concetto di Utopia è uno dei problemi più dibattuti in psicostoriografia. Ma Arun, l'Utopia è una chimera. Lo abbiamo dimostrato conclusivamente.

Piet si alzò e percorse la stanza, che era piccola, in su e in giù. Non era mai stato capace di rimanere fermo molto a lungo.

- Scoprì che la storia, come la fisica, segue leggi matematiche. È prevedibile; e quel che conta di più, è modificabile.

Piet si fermò.

- Ho studiato anch'io T'endrö. Questo non lo dice.

- Ma discende da quello che dice! Direttamente! - Kemiat era eccitato. - Trent'anni fa alcuni di noi, sopratutto studenti dell'Università di Timo, ci guardavamo attorno, e come tutti i kaina eravamo preoccupati dalla sorte del nostro popolo. Già allora le cose erano abbastanza brutte, eh, Arun?

Piet annuì.

- Alcuni di noi entrarono a far parte del movimento armato...

- Anche tu? - chiese Piet sorpreso.