Verso la fine della seconda guerra mondiale, con la Germania ormai vinta e il Giappone sull'orlo del tracollo, riaffiorarono vecchie rivalità, Unione Sovietica, Stati Uniti e Gran Bretagna si erano "amichevolmente" spartiti le zone di influenza durante la conferenza di Jalta, ma tutti sapevano che l'alleanza sarebbe finita con la resa dell'Asse.

Sembra addirittura che i servizi segreti americani abbiano preso in considerazione l'ipotesi di un colpo di stato in Germania, una volta eliminato Hitler le forze tedesche e quelle alleate si sarebbero unite contro i sovietici.

Nella realtà le cose andarono diversamente, ma proprio questo è lo scenario dipinto da Ken Mc Leod nel suo romanzo di storia alternativa Human Front.

Dopo la distruzione atomica di Mosca le armate occidentali respingono i sovietici sino agli Urali dove, il 17 marzo 1963, Stalin viene ucciso, ed è qui che comincia la storia alternativa dell'autore scozzese.

La morte del dittatore non significa la fine della guerra, le forze comuniste continuano una logorante guerriglia, che non resta confinata all'interno della Russia: lentamente in gran parte del mondo nasce un movimento clandestino, l'Human Front, che mira a rovesciare i regimi capitalisti.

Nonostante la superiorità militare, gli avanzatissimi bombardieri e un uso abbastanza disinvolto delle bombe atomiche i paesi occidentali si trovano in difficoltà, alle prese con un nemico insidioso che li colpisce anche dentro i loro confini.

Il protagonista della storia è ancora bambino alla morte di Stalin, e cresce in un mondo dove la seconda guerra mondiale non è mai finita, anzi si è estesa praticamente dappertutto, trasformandosi lentamente nella terza guerra mondiale.

Da ragazzino Matheson, figlio di un medico scozzese, vive una strana esperienza, assiste all'atterraggio di fortuna di un bombardiere avanzato d'alta quota americano, i temuti dischi volanti, costruiti partendo dai progetti degli scienziati nazisti.

Colpito dal fatto che il pilota del bombardiere sembra essere un bambino, il giovane compie qualche ricerca in merito, ma non riesce a squarciare il velo di segretezza che avvolge goli aerei statunitensi.

Dopo un lungo percorso di maturazione personale e politico, Matheson diventa un guerrigliero, combattendo nelle Highlands contro le forze britanniche, il giovane non immagina che una grossa sorpresa lo attende, la realtà è ben diversa da quello che sembra, e le menzogne del nemico vanno oltre la più sfrenata immaginazione.

Mc Leod si è divertito a disegnare un affresco di storia alternativa dove non mancano i riferimenti a fatti storici che ben conosciamo, cambiando il punto di vista con la logica di un mondo dove le cose sono andate in modo differente, e lo fa a volte con toni tragici, a volte con umorismo.

Il colpo di scena finale è decisamente ben costruito, gli indizi per risolvere il mistero ci sono, ma non è facile capire cosa stia succedendo davvero, il risultato è un romanzo che diverte e si legge con piacere.

Non aspettatevi una storia complessa, i personaggi sono pochi e gli eventi storici, necessariamente, non sono descritti in dettaglio, nonostante questo il mondo dove l'Human Front combatte la sua battaglia contro il capitalismo è credibile, anche se non certo piacevole.

Dato che la voce narrante è quella di Matheson potrebbe sembrare che le sue idee siano quelle dell'autore, in realtà Mc Leod non è schierato con una delle due parti, nonostante tutto è convinto che il nostro sia un universo migliore dei molti che gli stanno accanto.

Un romanzo che consiglio a tutti, specialmente a chi ama il "What if...": se vi piacciono le storie alternative questa è un'opera che dovreste leggere.