Intanto si metteva in moto la grande macchina promozionale. Già nel luglio 2006, a soli tre mesi dall’investitura del nuovo produttore e regista, la casa di produzione aveva diffuso un poster promozionale che, pur molto scarno, confermava l’epoca di ambientazione della serie, quella dell’Enteprise di Kirk, il cui stemma dominava l’immagine di anteprima. Nel gennaio 2008 venne diffuso il primo trailer del film (o meglio, teaser trailer, come tecnicamente viene definito il filmato d’anteprima diffuso molto prima dell’uscita del film) insieme al Cloverfield, prodotto proprio da Abrams. Tuttavia solo un mese dopo, in febbraio, la Paramount posticipava la data di uscita di Star Trek dal Natale di quell’anno al maggio 2009. La scelta fu dettata essenzialmente da ragioni di marketing: la lezione di Nemesis, fatto uscire in concomitanza con kolossal del calibro di Harry Potter, Il Signore degli Anelli e 007, suggeriva di evitare un’esposizione del film in un periodo affollato di uscite strategiche, che avrebbero fatto perdere spazi di manovra al progetto di Abrams. Fu così necessario modificare tempi e modalità promozionali per non far perdere ai fan e ai curiosi l’interesse per il film. Nel novembre di quell’anno fu realizzato un tour nelle principali capitali europee nonché a New York e Los Angeles, attraverso il quale i produttori poterono riaccendere i riflettori su Star Trek, permettendo a un pubblico selezionato di spettatori di testate giornalistiche la visione di circa 25 minuti di girato. Abrams usò il tour come trampolino di lancio, cercando soprattutto di puntare sulla novità del film rispetto a tutti i suoi predecessori e sulla sua lontananza dal mondo del fandom di Star Trek. In concomitanza con il tour venne rilasciato inoltre il primo trailer ufficiale del film, che per la prima volta mostrava i volti dei protagonisti e faceva intuire cenni della trama, nella quale i Romulani (comparsi nella serie cinematografica solo nell’ultimo Nemesis, ma presenti fin dai primi episodi della Serie Originale) avrebbero giocato il ruolo di antagonisti. In una seconda versione del trailer, nella scena finale appariva anche Leonard Nimoy nel ruolo del vecchio Spock (invecchiato dal trucco). Infine, nel marzo 2009 è stato rilasciato l’ultimo trailer, in parte una rielaborazione del precedente, mentre tra gennaio e aprile sono stati pubblicati i quattro episodi della serie a fumetti Star Trek: Countdown, voluta dagli sceneggiatori del film per raccontare gli antefatti della storia narrata sul grande schermo e fungere da ponte tra la generazione di The Next Generation (la storia raccontata nella graphic novel si ambienta otto anni dopo Nemesis) e, paradossalmente, quella di Kirk.Chi ha avuto modo di vedere Star Trek in anteprima ne è rimasto entusiasta. Non solo la critica più smaliziata ha apprezzato la freschezza del film rispetto agli ingessati episodi precedenti della serie cinematografica, ma anche la critica di genere ne ha applaudito stile e contenuti. Per la rivista britannica SFX, il film è: "un trionfo", garantito soprattutto dalla passione che si respira, che sostituisce alle atmosfere rarefatte dei precedenti episodi la cruda realtà dell’esperienza umana.

Come ha scritto Marco Spagnoli, che ha assistito in anteprima alla proiezione per Fantascienza.com: "Lo Star Trek di J.J. Abrams è una pellicola nuova ed estremamente fedele allo spirito dell'originale proprio grazie alla sua capacità di tradirlo, spezzando la continuità e portandoci tutti quanti in un territorio inesplorato nel quale tutto, ancora una volta, può accadere".

Quell’undiscovered country che dava il titolo al sesto film della serie, e che sembrava ormai non offrire più niente ai suoi indomiti esploratori, forse oggi torna ad aprirsi per mostrare che c’è ancora molta strada da fare insieme all’Enterprise.