Grazie per aver acconsentito a concederci questa intervista.

Be', non è la prima volta che mi chiedono di raccontare la storia di Delos. Effettivamente è una storia interessante di un caso di successo, una sorta di favola a lieto fine, che, in effetti, è ancora in corso.

Da dove è nata l'idea di Delos?

Tutto è cominciato nei primi anni Novanta, attorno al nostro piccolo gruppo di cultori della fantascienza. In realtà ci frequentavamo già in precedenza, la cosa è nota: ai tempi del liceo e dell'università ognuno di portava avanti le proprie rivistine amatoriali, poca cosa in effetti, anche se quelle poche migliaia di copie ci aiutavano a mantenerci agli studi.

Intorno al 1992 cominciammo a interessarci a questa nuova cosa della telematica. I modem cominciavano a raggiungere velocità interessanti e a permettere la navigazione e la comunicazione di gruppo tramite sistemi chiamati bbs, che in sostanza consistevano in un computer collegato a una linea telefonica sul quale girava un programma che riceveva le connessioni degli utenti e registrava i messaggi in una bacheca pubblica.

La prima cosa a cui pensammo, naturalmente, scoprendo il mondo delle bbs, fu quello di aprire delle aree di discussione dedicate alla fantascienza: il successo di queste iniziative fu scontato, perché quella sorta di antenato del cyberspazio pullulava di lettori di fantascienza.

Mettendo insieme le nostre diverse passioni venne allora naturale, verso la fine del 1994, mettere in piedi una rivista elettronica da caricare sui bbs, in modo che gli utenti potessero scaricarla. Nel novembre 1994 usciva così il primo numero di quella che allora si chiamava Delos Cyberzine.

Il successo fu immediato.

Silvio Sosio intervistato da MediaMente
Silvio Sosio intervistato da MediaMente
Sì, ne parlarono diverse importanti testate - come Panorama, Repubblica - e trasmissioni televisive come MediaMente. In realtà l'era dei bbs stava già finendo: si apriva infatti l'era di internet. Già dal numero 4, nell'aprile del 1995, Delos diventava una rivista web, una delle primissime in Italia.

Entro la fine del 1995 Delos era già uno dei siti più visitati d'Italia. La rete allora era piccola, ma quando nel 1996 fondammo il portale Fantascienza.com, la cosa fece tanto scalpore che penso che da solo, questo evento, abbia convinto moltissime persone a comprare un modem e un abbonamento per potersi collegare.

La concorrenza allora era agguerritissima, non è così?

Nonostante il fatto che, come ci si poteva aspettare, una buona percentuale dei siti internet fosse dedicata al nostro stesso settore, riuscimmo sempre a mantenerci leader. Questo naturalmente soprattutto grazie ai collaboratori che eravamo riusciti a coinvolgere, come lo scrittore Francesco Grasso, in quegli anni in testa a tutte le classifiche di vendita. Il filosofo Vittorio Curtoni scriveva ogni mese la sua rubrica, così come Luigi Rosa, che tutti conoscono per i testi su Star Trek adottati nelle scuole.Scriveva su Delos anche Roberto Quaglia, presidente dell'Associazione Europea di Fantascienza e che in seguito sarebbe diventato Segretario Generale dell'Onu.