Delos 26: Cinema SFX di Luigi Pachì

luigi.pachi@fantascienza.com

qualche domanda

a cinema sfx

Abbiamo deciso di prendere contatti con Cinema SFX, praticamente l'unica rivista dedicata al cinema di fantascienza in Italia, e abbiamo intervistato il curatore Luigi Sanvito. A loro poi l'idea è tanto piaciuta che hanno deciso di pubblicare l'intervista anche sulla loro rivista!

Delos: Dunque, partendo dalle origini: come è nata l'idea di portare sul mercato italiano una rivista come SFX? L'edizione inglese di SFX si caratterizza per una grande passione verso la SF da parte di tutta la struttura redazionale. È così anche per voi? Che significato ha il cambiamento della testata da SFX a Cinema-SFX ? State cercando di aprirvi a un pubblico maggiormente legato al cinema in generale? Per concludere, cosa direste in poche righe a chi ancora non vi ha mai letto per convincerlo a comprare Cinema SFX?

SFX (Luigi Sanvito): Dunque, per prima cosa, il motivo che ci ha spinto a varare un'edizione made in Italy di SFX... Al riguardo, riconosciamo apertamente l'ambizione che ha guidato i nostri passi: andare a collocarci in un segmento editoriale non ancora "coperto" da analoghe iniziative in lingua italiana.
Peraltro, dopo aver innescato un progressivo, necessario allontanamento dalla matrice inglese (ormai Cinema-SFX è in gran parte pensata e scritta qui da noi...), ci siamo quasi subito trovati alle prese con un problema assolutamente ineludibile, che andava ben al di là di una mera questione di marketing o di rovesciamento dei "pesi" della testata (Cinema SFX e non il contrario).
Questo problema, per così dire, nasceva direttamente dallo "stato delle cose" dell'immaginario di fine millennio: categorie finzionali in perenne slittamento, sviluppo babelico dei new media, con-fusione e contaminazione di temi, generi e linguaggi, impossibilità di definire una rigida gabbia entro cui imprigionare metodologicamente ciò che ancora ci ostiniamo a definire "fantastico".
Ecco perché Cinema-SFX: perché negli strani giorni di fine millennio tutto è in crisi dinamica - compreso certo comodissimo armamentario critico - e la "fantastica" Prima Guerra Mondiale delle 12 scimmie ti risalta fuori, con significativa coincidenza di segno e di senso, nel "realistico" Capitano Conan di Tavernier. Davanti a una simile, ondivaga, fertilissima sismicità, noi cerchiamo di essere intellettualmente svegli, di non chiudere gli occhi, di stare alla larga da modelli interpretativi che non reggono più, con buona pace di qualche appassionato old style.
Infine, cosa dire a chi ancora non ci conosce per convincerlo a comprarci... In estrema sintesi, quanto segue. Cinema-SFX è una rivista libera e indipendente, senza risorse mastodontiche ma senza ambigui padrini a cui render conto. La nostra è una redazione di cinefili con l'anima, non di "professionisti" al servizio degli interessi economici del tycoon di turno.
Scusate il narcisismo, ma diamo un'occhiata al nostro colophon. Chi ci troviamo? Cultori di cinema di solidissima esperienza (il gruppo di Sentieri Selvaggi, Alessandra Di Luzio, Loris Curci); giovani, agguerriti cinephiles (spesso reduci da studi universitari ad hoc), i quali hanno qualcosa di nuovo da dire e si sforzano, appunto, di dirlo con acume e rigore (Paola Bonini, Roberta Marasco, Emiliano Carpineta, Marcello Pecchioli, Giovanni Valerio, Riccardo Bevilacqua); "eterni ragazzi" della Decima Musa, talmente interessati a fama e gloria che si ostinano a firmare i pezzi sotto pseudonimo (il generoso, pirotecnico, impagabile Roman Zizalphe). Di "cinici", "scafati" e "navigati", neanche l'ombra...
Secondo noi, è proprio per questo che meritiamo di venir letti. Non andiamo esenti da limiti, errori e lacune; però ci mettiamo intelligenza, passione e ironia, tentando di conciliare critica e informazione, impegno e leggibilità, rigore e sentimento. Altri, programmaticamente, non lo fanno o lo fanno assai meno...