Delos 19: Analog a cura di Luigi Pachì

ANALOG

INTERVISTA CON STANLEY SCHMIDT


Nata nel 1930 con il nome di Astounding, è stata la rivista che ha dato vita all'età d'oro della fantascienza. Sotto la direzione di John W. Campbell sono nati e cresciuti sulle sue pagine autori come Isaac Asimov, Robert Heinlein e tanti altri. Passata nelle mani di Ben Bova e poi in quelle di Stanley Schmidt, che qui intervistiamo, ancora oggi Analog è la bandiera della science fiction più legata alla scienza e alla tecnologia.

Delos: Analog è certamente un'ottima rivista per la qualità delle storie e degli articoli che mensilmente sono ospitati. Avete mai pensato, però, di cambiare il lay-out aggiungendo colore ed eventualmente modificando anche il formato?

Stanley Schmidt: Innanzitutto grazie per le tue domande. Proverò a rispondere cercando di essere breve perché siamo molto presi (vedrete perché). Occasionalmente abbiamo pensato a innovazioni relative al formato e ad un lay-out differente, ma abbiamo appena cambiato editore (il nuovo editore è ora Penny Press e sto giusto riaprendo gli scatoloni dopo il trasloco odierno - Nda: 27/6/1996) e al momento è troppo presto per dire che cosa potremo fare con la nuova struttura.

Delos: Quanti lettori avete e qual è il numero minimo di copie per sopravvivere in questo mercato così competitivo (Fantasy & and Science Fiction, Asimov's, SF Age, Sci-Fi Universe, Sci-FI Entertainment, Cinescape, ecc.)?

Stanley Schmidt: La nostra tiratura, sufficiente a sostenerci è di circa 60.000 copie, anche se naturalmente speriamo di aumentare presto il numero dei nostri lettori. Non ho idea di quale sia il minimo numero di copie da vendere per sopravvivere... e non voglio saperlo!

Delos: Quando hai cominciato ad occuparti professionalmente di fantascienza e come hai costituito il team redazionale di Analog Science Fiction and Facts?

Stanley Schmidt: Ho iniziato a vendere racconti nel 1968 (ad Analog), durante il mio dottorato in fisica. Ben Bova mi scelse come curatore quando nel 1978 decise di lasciare la testata, e così ereditai il suo staff. Naturalmente, da allora, molte persone sono state sostituite. Il gruppo odierno è uno dei migliori che abbiamo mai avuto.

Delos: Recentemente abbiamo intervistato Robert J. Sawyer, che sta proprio uscendo in questi mesi su Analog con il romanzo in quattro puntate Starplex. Sawyer ci ha detto che secondo lui Analog è la migliore rivista di fantascienza sul mercato. Quanto è difficile selezionare ottimi racconti su base mensile?

Stanley Schmidt: La difficoltà nel trovare racconti varia. Qualche volta è davvero molto difficile, in altre casi mi capitare di vedere molte più cose di quante ne possa acquistare. Naturalmento non è soltanto una faccenda legata alla ricerca. Leggo molte storie che hanno un ottimo potenziale ma che necessitano una revisione. In questi casi lavoro parallelamente all'autore per far sì che siano pubblicabili su Analog.

Delos: Chi seleziona i testi che vengono pubblicati su Analog e quale tipo di fantascienza viene preferita negli ultimi anni (space opera, cyberpunk, ecc.)?

Stanley Schmidt: Leggo personalmente qualsiasi racconto che viene spedito in redazione (eccetto quando sono via). Non cerco specificatamente nessun sottogenere particolare; i racconti che preferisco sono quelli che non sapevo di cercare fin quando non li ho avuti realmente tra le mani. La mia sola richiesta generale è che gli elementi della speculazione scientifica siano essenziali alla storia narrata (in altre parole, senza questi elementi il racconto collasserebbe). La speculazione deve ovviamente essere la più plausibile possibile. Delos: Uno dei punti di forza di Analog è legato alle illustrazioni correlate alla narrativa pubblicata. Quali sono i tempi medi di attesa per i disegni che vanno a supportare i racconti?

Stanley Schmidt: Quando compriamo una storia la passiamo a un artista il cui stile ben si confà ad essa. Gli chiediamo di leggerla e di illustrarla facendo la massima attenzione sia ai dettagli che allo spirito del racconto. Generalmente le illustrazioni ci pervengono entro un paio di settimane.

Delos: Analog viene prodotta utilizzando tecniche di desktop publishing? Utilizzate Mac o standard PC?

Stanley Schmidt: Da circa un anno per produrre Analog utilizziamo il desktop publishing su tecnologia PowerMac.

Delos: Quali sono le differenze principali tra Analog e progetti editoriali tipo Fantasy & Science Fiction? Pensi che il lettore della tua testata sia completamente diverso dal target che si prefigge Sci-Fi Entertainment o Sci-Fi Universe?

Stanley Schmidt: Penso che la differenza principale tra noi e le altre riviste di SF è che Analog insiste nell'avere l'argomento scientifico quale parte integrale della narrazione. Comunque questo non significa che siamo più interessati alle macchine che all'uomo, come qualcuno erroneamente assume. Il nostro obiettivo non è puntato sulle scoperte scientifiche fine a se stesse, ma come queste influenzano la vita umana (e di altri).

Delos: Saresti in grado di forntire una fotografia del lettore medio di Analog (età, professione, ecc)?

Stanley Schmidt: Sulla base degli scorsi survey e dal perenne flusso di corrispondenza (cresciuto notevolmente da quando abbiamo aperto una e-mail), sembra che i nostri lettori abbiano una cultura medio-alta e un ampio raggio di attività professionali e di background. Molti di essi sono professionalmente legati alle materie scientifiche o a quelle tecnologiche. Ma abbiamo qualsiasi altra tipologia: dai condannati al personale del clero. L'età media è di circa 35 anni; alcuni leggono Astounding/Analog da decenni. Quello che ognuno di loro ha in comune, credo, è l'interesse attivo nel tentare di immaginare quale futuro potrebbe attenderci e provare a migliorarlo.