Delos 18: Thread Thread

di Luigi Pachì
e Silvio Sosio

INDEPENDENCE DAY
Eccoci quindi di ritorno dopo le nostre vacanze virtuali, con un numero denso di argomenti e con molte novità di spicco.

Innanzitutto la cosa più importante: il titolo di questo editoriale non fa riferimento al film di Roland Emmerich al quale abbiamo dedicato la copertina, e del quale parliamo nella rubrica Matrix, bensì all'avvento del nuovo server internet, tutto nostro: WWW.Fantascienza.Com, un megasito dedicato alla science fiction veramente ricco di materiale e iniziative.

Da questo numero quindi Delos trasferisce la sua home page principale su WWW.Fantascienza.Com, abbandonando Cyberg che ringraziamo per lo spazio che ci ha offerto fino ad oggi. Su MC Link invece manterremo uno spazio con l'ultimo numero di Delos (anche per favorire i moltissimi lettori abbonati a questo provider), mentre per gli arretrati (compresi i numeri 1 e 2, finora non disponibili in versione web) rimandiamo a WWW.Fantascienza.Com, dove, e questa è un'altra novità importante, è anche possibile scaricare i numeri di Delos compressi per una lettura off line.

Ma oltre a Delos WWW.Fantascienza.Com offre molto, molto altro. Innanzitutto, altri tre siti ufficiali: quello dell'Editrice Nord, che trasferisce da noi il sito già attivo da diversi mesi su Agorà, e che presto verrà arricchito con un catalogo sul quale sarà possibile fare ricerche interattive; quello della Virtual Views, la società creatrice del cd-rom Sinkha, con tante immagini inedite e bellissimi filmati in Quicktime VR; e quello della World SF, che realizzeremo in collaborazione con la World SF italiana.

Poi ci sono le nostre iniziative: a partire da Quadrant, il motore di ricerca stile Yahoo dedicato alla fantascienza, che costituisce l'evoluzione della vecchia Guida alle risorse. Ora è possibile effettuare ricerche, e i link immagazzinati sono già più di 2000! Abbiamo anche il nostro "pub" virtuale, la chat room Ten Forward, dove darsi appuntamento per quattro chiacchiere in diretta; e SF in TV, dove ogni settimana verranno segnalate le trasmissioni fantascientifiche sulle reti televisive nazionali.

Il sito di WWW.Fantascienza.Com dispone poi di un motore di ricerca interno, che permette agli utenti di fare ricerche su tutti i documenti presenti nel sito, compresi, naturalmente, tutti i numeri di Delos. Inoltre c'è uno spazio per le home page di personaggi della fantascienza in Italia - se volete essere inclusi, contattateci - e altro, molto altro, verrà. Abbiamo diversi progetti veramente ghiotti: dobbiamo solo trovare il tempo di metterli in piedi. Tenete presente che tutto ciò viene fatto senza alcun ritorno monetario...

Ma torniamo a noi. La mappa che vedete qui a fianco rappresenta il nostro itinerario di quest'estate, effettuato per un tratto insieme a Roberto Quaglia. Durante il viaggio abbiamo fatto conoscenza con l'Editore Nemira di Bucarest, specializzato in fantascienza - ne parliamo più diffusamente nell'articolo - e quindi siamo stati alla convention di fantascienza più strana della nostra carriera: la Atlantikron, situata su un'isola deserta nel Danubio, immersa nella natura più incontaminata, anche se a pochi chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Cernavoda. La convention, organizzata dal Ministero della Gioventù rumeno - che provvedeva persino a pagare i pasti - era in effetti un incontro fra fan ed editori nell'inedita cornice del campeggio, con un paio di chiatte ormeggiate vicino alla riva per ospitare cenacoli e danze notturne. Un'esperienza veramente interessante, molto più informale ma anche molto più rilassante delle convention tradizionali.

Naturalmente, visto che eravamo nei paraggi, non abbiamo resistito alla tentazione di passare a visitare il castello di Bran, in Transilvania, che nel 1377 fu la roccaforte che bloccò l'invasione dell'Europa da parte dei Turchi. Per chi non avesse ancora capito, il signore del castello a quell'epoca era il conte Dracula.

Si tratta di una rocca abbarbicata su un colle, dalle cui torri si domina veramente tutta la vallata. Purtroppo ha un aspetto veramente ben poco tetro: abbandonato alla degradazione durante l'era di Ceausesco, oggi è stato completamente restaurato: decisamente troppo, a nostro avviso, con muri imbiancati sia dentro che fuori, che fanno pensare più all'austriaco Mozart che al transilvano Nosferatu.

Ma dobbiamo lasciarvi... sta sorgendo il sole, e dobbiamo tornare nelle nostre bare. Al mese prossimo!