La peperonata del giorno dopo

di Roland Emmerich (?)

Il film si apre esattamente come il cartoon Ice Age prodotto dalla stessa 20th Century Fox (purtroppo non prosegue allo stesso modo, sigh!). Al posto dello scoiattolino pleistocenico che provocava la valanga tentando di seppellire la ghianda, qui abbiamo Dennis Quaid, nei panni del climatologo Jack Hull, intento a zappettare in Antartide. Il risultato però è identico: in mezzo a un fottilione di chilometri quadrati di nulla congelato, il ghiaccio si spacca proprio sotto i piedi del nostro, rischiando di trascinarlo in un abisso che, a confronto, i conti del ministro Tremonti sono un pozzetto di scarico. Il pubblico comincia a sospettare che il suddetto Jack sia un portasfiga eccezionale.

Seconda scena: India, conferenza internazionale sul clima. Il buon Jack sale sul palco e proclama in tono convinto: - Ho esaminato una carota di diecimila anni fa e ne ho dedotto che, siccome Washington non ha firmato l'accordo di Kyoto, l'ozono s'è bucato, la temperatura media s'è alzata e quindi tra poco si scatenerà l'era glaciale e ci congeleremo il pisello prima ancora di poter dire "baggio".

- Mi faccia capire bene... - interloquisce un congressista che sembra il cammello dei condizionatori Daikin e che probabilmente è il primo, ma non ultimo, spot occulto del film. - Lei si è mangiato una carota vecchia di diecimila anni e adesso si lamenta che ha le allucinazioni? A me vengono gli incubi già coi peperoni della sera prima!

- Dovete ascoltarmi! - insiste Jack. - Ne va del futuro dei nostri figli!

A questo punto si fa avanti un rospo occhialuto con la targhetta "Vicepresidente Stati Uniti" (anche se nessuno si degna di spiegarci che cazzo ci fa il numero due della Casa Bianca a un congresso scientifico, dato che normalmente quella gente non si allaccia nemmeno le scarpe di persona ma assume un apposito consulente del MIT).

- Dottor Hull, non le sembra che mettere in relazione le glaciazioni del Pleistocene con la politica dell'attuale amministrazione americana sia un po' azzardato? Non sono nemmeno così sicuro che nel Pleistocene il presidente fosse repubblicano...

- La smetta di sollevare obiezioni sensate! - gli ringhia contro Dennis Quaid. - Il suo ruolo qui è quello del politico miope e corrotto, quindi dica che non gliene frega una mazza e che non spenderà nemmeno un cent per l'ambiente, così ci accaparriamo le simpatie del pubblico ecologista e bastoniamo Bush, che fa trendy.

- Mi scusi, riprovo la battuta... - il rospo tira fiato e riprende spargendo saliva tutto intorno: - Non me ne frega una mazza del futuro dei nostri figli! Io ho a cuore solo l'interesse delle multinazionali e delle lobby dei nostri amichetti petrolieri! Har har har!

- Ok, adesso va bene.

Uscito dal Centro Congressi, Jack si ritrova in mezzo a una nevicata siberiana che nemmeno il dottor Zivago. Una torma di indiani infreddoliti lo guarda mugugnando e toccandosi gli zebedei.

- Una bufera così non si era mai vista da queste parti, Kammamuri.

- Hai proprio ragione, Sandokan. Ci dev'essere un giro un portasfiga da almeno dodici gufowatt.