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Il robot che si chiamava Asimo
Da quasi un ventennio la giapponese Honda è impegnata nella costruzione (o forse si dovrebbe meglio dire "evoluzione") di un robot antropomorfo, che a tutt'oggi può essere considerato il miglior esempio del genere al mondo. Vediamo di che si tratta.
LeggiIl software della vita
Mezzo secolo fa Watson e Crick riuscivano nell'impresa di dare forma e struttura al DNA al termine di un viaggio scientifico cominciato tre secoli prima. Oggi, concluso il Progetto Genoma, le frontiere della genetica sono più che mai territorio di conquista. Tra cellula, DNA, clonazione e cellule staminali, ripercorriamo quel lungo viaggio e proviamo a capirci qualcosa.
LeggiBocca di vetro
Racconto di Alberto Cola
Suppongo questo sia il momento in cui ci si aspetti sempre che l'autore dica qualcosa di estremamente interessante. Il classico, tanto per iniziare: "parlaci di te". Be', ho sempre pensato che in realtà quello che di interessante l'autore aveva da dire si trova già nel racconto o romanzo che uno si appresta a leggere, o quantomeno me lo auguro, visto che forse state per leggere qualcosa di mio. Ma tant'è, mi tocca, quindi vediamo un po' di raschiare il fondo e scoprire cosa ne viene fuori.
Sono nato nel '67, un anno sfortunato visto che ci si ricorda sempre del '68 con un bel sospiro contestatore, e del '69 per via di quella bazzecola della Luna, ricordate? Ecco, io no, data l'età, e ammetto che un po' mi dispiace. Comunque sono arrivato in possesso dell'età giusta negli anni dirompenti di Edwige Fenech, se questo può servire. Storici anch'essi. Mantengo viva la mia fantasia lavorando come amministratore immobiliare, dopo aver dato quattordici esami del corso di laurea in giurisprudenza ed essermi accorto che, a ben vedere, il diritto privato e la filosofia del diritto non erano personaggi troppo entusiasmanti dei libri che stavo leggendo. Vi chiederete (e anche se non ve lo state chiedendo ve lo dico io): com'è che sei arrivato alla fantascienza? Semplice, perché i primi due libri che ho letto in vita mia, complice la libreria di mia nonna, furono: "La freccia di Cupido" di Barbara Cartland e "La compagna velata" di Liala. Comunque ho appena terminato "L'urlo" di Robert Graves, tanto per dimostrarvi che nel frattempo qualcosa è cambiato. In mezzo ci potete trovare di tutto, persino un po' di fantascienza. Decidere di scriverne, poi, è stato un atto di pura follia. A proposito di cambiamenti, se proprio dovessi identificarne uno legato al piacere di scrivere, scelgo quello capitatomi la sera in cui Franco Forte mi telefonò per dirmi che aveva deciso di inserire un mio racconto nell'antologia "Millemondi - Strani giorni" di Urania. Ancora oggi continuo a pensare che abbia sbagliato numero, ma credo pure che una persona moderatamente intelligente sappia sempre quando è il momento di tacere. Scusate, ma essendo giunto alla fine non posso esimermi dalla classica e mai troppo scontata domanda: sogni nel cassetto? Che diamine gente, ovvio, continuare a dare la caccia alle storie, braccarle negli spigoli del mio cervello aspettando la loro resa e inchiodarle su una pagina.. Almeno finché avrò velocità e fiato per farlo. Poi, amen. Ma nel frattempo mi sarò divertito, contateci.
Un plagio da Nobel
Lasciatemi controllare... No, fino a oggi questa rubrica non ha mai azzardato la parodia di un Premio Nobel. Be', dopotutto c'è sempre una prima volta, no? E poi un simile riconoscimento rende magari immortali, ma non certo immuni dalla satira. Quindi togliamoci il cappello e pronunciamo col dovuto raccoglimento il nome dell'autore di cui ci occuperemo questo mese: nientemeno che il celeberrimo Gabriel García Marquez.
LeggiIl primo Alien non si scorda mai
Il capostipite della serie di Alien (in novembre in uscita la director's cut) coniugò per la prima volta due generi da sempre molto popolari: la fantascienza e l'orrore. Il film rimane tutt'oggi un magnifico esempio di cinema commerciale in grado di soddisfare anche i palati dei cinefili più raffinati.
LeggiTechnosciamano
Racconto di Andrea Venanzoni
Andrea Venanzoni è nato a Roma il 21 Giugno 1976. Tra il 1995 e il 1998 ho redatto la fanzine Halogen (dedicata a true crime, serial killer, arte deviante e letteratura estrema), in cui oltre a interviste con autentici assassini seriali americani ha pubblicato il suo primo racconto (e che oggi è diventata un romanzo). L'esordio ufficiale risale al 1998, con il racconto La prossima fermata pubblicato in Viaggi coi mezzi pubblici di trasporto, antologia curata da Giulio Mozzi e uscita per Il Poligrafo. Nel 1999 ha vinto il Premio speciale della Giuria nella terza edizione del Concorso Letterario Akery, con il racconto San Francisco e il racconto Graffiti è stato segnalato nel Concorso letterario indetto dalla casa editrice Nord. E' stato finalista nelle ultime due edizioni del Premio Alien con i racconti Fiori di Loto nel paradiso otaku (settimo classificato) e Technosciamano (decimo). Collabora con la rivista di cultura underground Cyberzone e con fanzine cartacee e siti web giapponesi dedicati a musica alternativa, erotismo, arte radicale. Attualmente, dopo aver terminato la stesura del romanzo Halogen, sta lavorando a del materiale riguardante la scena noise/true crime internazionale, con lo scopo di ricavarne un saggio che dovrebbe essere scritto a quattro mani con un noto criminologo italiano.
LeggiCome finì la vecchia Robot
Oggi cura Urania, la pubblicazione di fantascienza più venduta in Italia. Ma la sua prima esperienza di redazione e poi di cura di una rivista di fantascienza Giuseppe Lippi la fece proprio a Robot. Ecco la sua testimonianza in chiave brillante, e qualche considerazione sull'anima di Robot, com'era nel passato e com'è oggi.
LeggiCandidato modello 1
Racconto di Luigi Pachì
E' un po' che Luigi Pachì non scrive narrativa, ed è un peccato, perché in passato ha scritto molti validi racconti. Fra i quali questo Candidato modello, pubblicato originariamente sul numero 4 di Vox Futura, impresa non da poco, perché il direttore di quella rivista, Angelo De Ceglie, era davvero molto selettivo. Il racconto più recente di Luigi, Giù nei territori, è stato tradotto anche in Francia. Con Franco Forte ha scritto il romanzo Ombre nel silenzio, uscito nella nostra collana Fantascienza.com, un thriller spaziale dalle atmosfere che ricordano Alien e Solaris. (SS)
LeggiAppropriazioni indebite di fantascienza
La fantascienza è probabilmente il linguaggio più adatto per comprendere il mondo di oggi. Ecco allora che viene utilizzata anche al di fuori del genere.
LeggiI curatori di Urania
Urania, e con essa l'immagine della fantascienza in Italia, è stata forgiata nei decenni dai suoi curatori. Ci racconta la loro storia proprio Giuseppe Lippi, che siede oggi sulla poltrona che fu di Giorgio Monicelli
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