È interessante notare come in partenza Matthew Fox si fosse presentato per il ruolo di Sawyer, mentre Jorge Garcia (Hurley) provò a recitare il ruolo di Charlie, che poi andò a Dominic Monaghan.

Il cast di <i>Lost</i> col Golden Globe vinto lo scorso anno
Il cast di Lost col Golden Globe vinto lo scorso anno
L’aereo era un Lockheed L-1011, venne smontato e spedito via mare alle Hawaii. Quando i pezzi vennero disposti sulla spiaggia scelta, quella dell’isola di Ohau (ancora adesso location della serie) l’impatto visivo era così realistico che fu necessario piazzare dei cartelli lungo la strada vicina per spiegare ai passanti che era il set di un telefilm e non la vera scena di un disastro aereo.

Nel frattempo, l’allora direttore della ABC, chiese una modifica alla sceneggiatura. In origine, il personaggio di Jack Shepard doveva morire subito, creando un effetto di spaesamento nel pubblico che si sarebbe immaginato il personaggi come l’eroe della storia. In realtà, era una donna quella che avrebbe guidato i sopravvissuti, ovvero il personaggio di Kate Austen.

Ma Braun non era d’accordo, non è chiaro se per una certa mancanza di femminismo o se davvero ritenesse un errore l’eliminazione di Jack. Resta il fatto che, ai mille dettagli da seguire, ora ce n’era un altro. Tenere in vita in Jack. La parte in cui veniva ucciso dal mostro di fumo nero divenne così quella del pilota dell’aereo, che come ormai è nota, fu interpretata da Greg Grunberg, amico storico di J.J. Abrams, presente in tutti i suoi lavori fin dai tempi della serie Felicity.

Il personaggio di Kate fu al centro di una ricerca enorme, perché Abrams stava cercando la ragazza ideale, che doveva comunicare forza e umanità nello stesso tempo. Va ricordato quanto i personaggi femminili siano sempre importanti nei suoi telefilm, a partire dalla Felicity della serie omonima all’agente segreto Sydney Bristow/Jennifer Garner, notevole esempio di personaggio femminile forte.

Fu quando vide il video di una giovane esordiente canadese, che fino ad allora aveva solo fatto la comparsa, che capì di aver terminato la ricerca. Evangeline Lilly fu la scelta definitiva, ma aveva un limite: essendo canadese andava richiesto un permesso di lavoro, e la burocrazia divenne l’ostacolo più insormontabile, al punto che, a riprese iniziate, ancora non c’erano i permessi per far lavorare l’attrice. La produzione decise di spostare le riprese sul personaggio di Charlie e nel frattempo eseguire un nuovo casting. Finalmente tre giorni dopo l’inizio delle riprese, i permessi arrivarono ed Evangeline Lilly entrò nel ruolo che l’avrebbe resa famosa in tutto il mondo.

L’unico che venne personalmente contattato da Abrams e che non dovette sostenere un provino fu John Locke. L’attore Terry O’quinn aveva già lavorato in due stagioni di Alias quando ricevette una telefonata dal produttore/sceneggiatore, che gli disse: “Ti vorrei in un ruolo nel mio nuovo show. All’inizio non avrai molto spazio, ma poi sarai molto soddisfatto”. O’quinn non dovette nemmeno pensarci su ed accettò immediatamente.

Nel frattempo l’abile campagna pubblicitaria organizzata dalla ABC coglieva i suoi frutti: le prime immagini del pilot avevano fatto il giro del mondo, erano state analizzate dal microscopio da quelli che erano già dei fan scatenati di una serie che non esisteva ancora e le aspettative erano altissime.

Quando arrivò il giorno della presentazione del pilot al pubblico e la stampa, durante la Comicon del 2003, gli attori, quasi tutti poco noti, furono accolti come delle star, anche se nessuno aveva ancora visto il prodotto finito.

L’esito fu entusiasmante e venne infine confermato dall’audience quando finalmente la serie andò in onda: i suoi 17 punti di share erano la cosa più alta mai vista dalla tv statunitense e un nuovo mito era entrato prepotentemente in scena, insieme con i suoi misteri e le sue mille domande.

Cominciava l’odissea dei sopravvissuti del volo Oceanic 815, iniziava un nuovo modo di fare televisione.