Sicuramente l’appellativo di “dark lady” alla scrittrice Anne Rice le spetta di diritto. In questi giorni è arrivato in libreria il suo nuovo romanzo Il vampiro di Blackwood (Blackwood Farm, 2002), che è il nono romanzo della serie Vampire Chronicles.
Anne Rice ha il merito di aver riscritto, elevandola di molto, la figura del vampiro e diventando una autrice di culto della narrativa horror.
Lestat è un protagonista veramente interessante e intrigante e i romanzi della Rice “prendono” il lettore sin dalle prime pagine.
La scrittrice è nata nel 1941 a New Orleans in Louisiana dove ha passato gran parte della sua giovinezza e dove ha ambientato molti suoi romanzi.
Ha scritto anche varie opere con lo pseudonimo di Anne Rampling e di A.N. Roquelaure (La bella Addormentata; Il risveglio della bella addormentata pubblicati da Sperling).
Oltre alla serie dei vampiri, molto interessante è anche la Saga delle Streghe di Mayfair composta da tre romanzi.
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C'è vita su Venere? Altroché, secondo Edgar Rice Burroughs!
Con Il principe Lestat ritornano i vampiri di Anne Rice
6 commenti
Aggiungi un commentoed io che già al quarto avevo pensato che le erano finite le idee. anne, tesoro, ormai sei miliardaria: trova un altro filone, per carità.
vero
Vedo che gli unici tre commenti risalgono tutti al 12 luglio di due anni fa e quindi è un po frustrante per me scrivere queste righe sapendo che gli autori di tali commenti non le leggeranno mai. Però non posso esimermi dal farlo poiché sono appassionato dei libri di Anne Rice da più di 15 anni e non capisco come mai ci siano persone che "dicono" ad Anne di piantarla e cambiare genere quando gente come Clive Cussler, John Grisham, Stephen King e molti altri non fanno che scrivere romanzi dello stesso filone da anni e credo ne abbiano pubblicati quasi una trentina a testa. Mi piacerebbe sapere come mai questi non vengono criticati e anzi sono sempre tra i libri più venduti in Italia. A volte temo che chi scrive commenti su Internet lo faccia tanto per scrivere qualcosa ma che in realtà non abbia molto da dire. E non crediate che io sia la classica voce in controtendenza perché mi è capitato di conoscere persone che si sono interessate tramite ma a questa autrice e non hanno affatto trovato questo stacco tra "i primi tre" o "i primi quattro" come è consuetudine ormai dire. ho raccontato e mostrato loro alcuni commenti come questi scritti qui e mi hanno detto che probabilmente chi scrive queste cose ha letto solo superficialmente le opere di Anne Rice e i comenti valgono quel che valgono. Io non so se sia così, non so se sia una moda scrivere che sempre e solo le prime cose (film, ibri) sono belle. Però so che ci sono autori come quelli sopracitati che producono libri a un ritmo impressionante tutti sullo stesso genere e nessuno dice "basta!" "non ne possiamo più!" "Cambia genere!". Mi rendo conto di essermi dilungato e che forse nessuno leggerà mai queste righe ma mi sentivo di dover dire la mia come faccio di rado a dire il vero su internet e le poche volte che lo faccio viene del tutto ignorato ciò che scrivo. Forse internet non è poi questa gran meraviglia che vogliono farci credere se serve solo a scrivere brevi commenti superficiali e velati di velenosa ironia.
In ultimo una piccola aggiunta: Dato che l'autore della recensione cita la serie "Vite delle Streghe Mayfair" sarebbe forse utile scrivere anche che questo libro è una sorta di intreccio narrativo tra tale saga e quella dei Vampiri e che comunque leggendo i libri della Rice ci si rende conto che le due serie si svolgono nello stesso universo narrativo tant'è vero che ci sono alcuni personaggi che appaiono in entrambe le saghe fin dai primi libri.
Saluti a tutti e buona lettura.
Sfortunatamente, Anne Rice HA cambiato genere, e ora invece di scrivere di vampiri scrive robe religiose vomitevoli.
S*
lungi da me il procurarti frustrazione, mario: eccomi qua, uno degli "autori di tali commenti".
ecco, questa ha un che di autobiografico, sai?
caramba, da un commento di due righe sono riusciti (chi sono costoro, poi?) ad analizzare in che modo io abbia letto le opere della signora rice? e poi vieni a parlare a me di superficialità, eh? bella lì. senti, io ho letto i primi quattro della serie dei vampiri e mi sento in pieno diritto di fare il commento che voglio: a meno che tu e "loro" non siate 15enni o attorno a quell'età lì, dovete accettare il fatto che qualcuno abbia pareri che si scostano dai vostri. ottimi i primi due libri, bellino il terzo, ma macchinoso il quarto - se già nel terzo la rice presentava i vampiri più antichi e potenti del mondo, trovare qualcosa che superasse quell'apice narrativo non era una missione troppo semplice. ed infatti non c'è riuscita.
scherzi? internet è anche utilissimo per trovare pornografia di ogni genere a gratis, mario.
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