E' nelle librerie da qualche giorno Il 18° vampiro, romanzo d’esordio di Claudio Vergnani. Nel testo il lettore scoprirà che i vampiri vivono nel nostro mondo tecnologico: molte morti di sbandati e senza fissa dimora sono il risultato delle loro cacce notturne. Ma qualcuno ha pensato bene di assoldare un eterogeneo gruppo di individui che daranno loro la caccia.

I vampiri si nascondono di giorno in palazzi fatiscenti, ambienti degradati, case abbandonate. Qui avverrà la caccia portata avanti da uno strano gruppo di individui formato da operai, profughi, ex attori porno, ex body builder, tutti assoldati da un'enigmatica donna che si fa chiamare “l’amica”.

L’azione si svolge in Italia, precisamente a Modena e dintorni. Il lettore seguirà le avventure del protagonista che, come lui stesso afferma, “sbarca il lunario uccidendo vampiri”. E così tra spedizioni in luoghi sinistri, massacranti turni di guardia, visite a una antica e misteriosa Rocca dove vengono compiuti scolvolgenti rituali, questi coraggiosi e moderni Van Helsing arriveranno a conoscere Grimjank, il 18° vampiro....

L’autore. Claudio Vergnani è nato a Modena nel 1962. Svogliato studente di Liceo Classico e ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Dopo una parentesi militare, sbarca il lunario alla meno peggio, passando da un mestiere all’altro. Dalle palestre di body building alle ditte di trasporti, alle agenzie di pubblicità, fino alle cooperative sociali, è sempre perennemente fuori parte e costantemente in fuga.

Come racconta lui stesso, in origine questo suo primo romanzo doveva essere una breve avventura di un cacciatore di vampiri solo e depresso, costretto a svolgere tale ingrata attività per vivere.

Lo spunto veniva dalla considerazione che – a parte qualche eccezione – dal Dracula di Bram Stocker in poi, il vampiro è stato sempre rappresentato con le stesse caratteristiche: uno scopo malvagio da perseguire, un bell’abito da sfoggiare e una fanciulla da sedurre. Non ultimo, un'enorme superiorità nei confronti dei “normali”. Le letture e i film lo hanno “costretto” a scrivere il romanzo ora in libreria.

La quarta di copertina. Sbarco il lunario uccidendo vampiri. Non è un compito difficile, ed è sempre meglio che lavorare. lo e i miei compagni li distruggiamo durante il giorno, mentre dormono il loro sonno di morte, nascosti nei loro miserabili covi.

Non possono reagire.

Un paio di colpi di mazzuolo ed è fatta. Forse non è il mestiere più bello del mondo, ma è facile e socialmente utile.

Non occorrono coraggio o particolare determinazione. Non serve essere animati dal sacro fuoco della giustizia. Serve solo un po’ di pratica e tanta disperazione.

Per certi versi è come la disinfestazione di topi o insetti: fai quello che devi fare, sopportando il disgusto, e poi te ne torni a casa. Sempre che non si finisca per esagerare, per passare la misura. Il problema è che non sapevo che esistesse un confine. L’ho saputo solo dopo averlo oltrepassato. E, a quel punto, tornare indietro non era più possibile...

Claudio Vergnani, Il 18° vampiro, collana Nuovi Incubi 9, Gargoyle, 2009, pagg, 543, euro 14,00.