La notizia è interessante e inquietante al tempo stesso: Electronic Arts, leggendario colosso nel settore dei videogiochi, ha appena stipulato una joint venture, ovvero un accordo commerciale e industriale, con quell'altro colosso dell'intrattenimento televisivo e multimediale che risponde al nome di Endemol, creatore di format quali Il Grande Fratello e decine di altri. L'obiettivo è ambizioso al limite della sfacciataggine: colmare il gap tra videogiochi e intrattenimento televisivo. Anzi, per usare le parole di EA, l'accordo è teso allo sviluppo di "un nuova concezione di intrattenimento digitale in grado di fare da ponte tra la TV tradizionale e i videogames".

Il titolo del prodotto in fase di sviluppo è Virtual Me, che offrirà la possibilità agli utenti di creare online un proprio avatar con un'identità e un aspetto unici. Attraverso questi avatar, che nel linguaggio pomposo utilizzato da EA vengono descritti come "cyber-cloni sorprendentemente realistici", gli utenti potranno incontrarsi, socializzare e anche competere con altri gamers in un ambiente online interamente virtuale. E fin qui non c'è nulla di particolarmente eclatante. La novità sta nel fatto che i suddetti avatar, cioé i giocatori, potranno prendere parte a versioni virtuali dei programmi di maggior successo prodotti da Endemol, quali ad esempio Fame Academy, Deal or No Deal, Fear Factor e Operacion Triunfo.

Come parte della nuova iniziativa, EA ed Endemol lavoreranno per sviluppare insieme nuovi format ed esperienze di intrattenimento destinate a una vasta gamma di piattaforme, incluse naturalmente la televisione e la rete. Virtual Me debutterà sulle reti televisive inglesi la possima estate, in concomitanza con la nuova serie dello show principe di Endemol, ovvero Il Grande Fratello; contestualmente verrà lanciato nei prossimi mesi un sito web, www.Virtualme.com, al quale ci si potrà collegare anche solo per farsi un'idea dell'iniziativa.

Entusiastiche le dichiarazioni di Peter Bazalgette di Endemol: "Ormai la gente inizia a trascorrere più tempo online che guardando la tv; i due mercati hanno ormai una grande importanza e questo ha delle implicazioni enormi per i nostri creativi. L'accordo con EA ci permette di sviluppare delle idee che abbracciano completamente il modo in cui le persone consumano prodotti di intrattenimento." Gli fa eco Gerhard Florin, boss di EA International: "Con Virtual Me siamo in prima linea in una nuova e ibrida forma di intrattenimento che porta il gaming oltre il concetto di concole. Endemol è un grande partner che ci consente di unire il meglio della TV e dei videgiochi per dare al grande pubblico un'offerta molto interessante e cambiare il modo di divertirsi."

Parole e concetti impegnativi che lasciano però spazio a dubbi e perplessità. Se finora il web si era "salvato" dall'invasione della televisione di consumo, proponendo invece prodotti più personalizzabili e a misura di interazione come ad esempio Second Life, l'arrivo sulla rete di format predefiniti, a prescindere dalla loro qualità, può avere impatti profondi. Internet è sinonimo di gradi di libertà, possibilità di esperienze differenti: che senso ha stare chiusi in casa davanti al pc solo per rinchiudersi in un'altra "casa", anche se virtuale? La rete permette di vivere nuove esperienze, anche in Second Life; Virtual Me farà rivivere invece le stesse esperienze che viviamo quotidianamente con il telecomando in mano, solo stando dall'altra parte della barricata.

Insomma, interesse e inquietudine vanno di pari passo. Orsacchio, uno dei personaggi più strambi di casa Endemol, sta per fare capolino dai nostri monitor. Chi se la sente di prendere il suo posto?