Dopo il capolavoro Match Point, Woody Allen firma una commedia spensierata, ambientata ancora una volta a Londra. Un film divertente, ma - forse - eccessivamente fragile nel segno di altre pellicole dirette in passato da Allen come Pallottole su Broadway e Misterioso Omicidio a Manhattan con cui ha più di un punto in comune.

Un film piacevole in cui Scarlett Johansson interpreta una giornalista alle prime armi che, scelta per caso da un mago da strapazzo per un esperimento sul palcoscenico di un teatro londinese, viene a contatto con lo spirito di un grande giornalista ossessionato dal suo ultimo scoop.

Il fantasma rivela alla giovane donna che il figlio di un famoso uomo d'affari potrebbe essere coinvolto con i delitti perpetrati dal 'Killer dei tarocchi', un assassino seriale che ha ucciso una dozzina di prostitute rischiando di battere la triste fama di Jack lo Squartatore.

Venuta a contatto con l'affascinante gentleman, la ragazza si sente combattuta tra l'amore e il dovere. Meno male che il mago le resterà sempre a fianco per un'indagine scombinata, ma dai risultati decisamente inaspettati. Divertente, sebbene artificioso nella sua costruzione esattamente come le screwball comedies degli anni Quaranta cui si ispira (il modello sta tra Susanna di Howard Hawks e la serie di L'uomo ombra) Scoop è un divertissment in cui tutti recitano in maniera volutamente esagerata. Da un lato per mitigare le atmosfere di thriller, dall'altro per enfatizzare il tono buffo di un film in cui la morte raffigurata con tanto di falce come nel Settimo Sigillo, si lascia sfuggire dalla barca che conduce presumibilmente all'Ade, un giornalista di razza pronto a tutto pur di mettere a segno il suo ultimo colpo da maestro. Talora, esagerato e pieno di battute, l'ultimo film di Allen vive di atmosfere sicuramente più leggere, sebbene di certo tutt'altro che solari rispetto a Match Point. Allen torna a prendere di mira in maniera gigionesca la borghesia inglese, insistendo su tematiche presenti anche in altri suoi film quali il tradimento, la gelosia, la passione e la capacità smodata di distruzione che le persone sviluppano quando si sentono incatenate e prese di mira. Divertente, ma non eccezionale, gradevole, ma non stupefacente, Scoop è un prodotto commerciale di buona qualità in cui grazie a belle ambientazioni e a due protagonisti affascinanti, il regista newyorkese dà vita ad una pellicola intrigante e leggera da apprezzare per quello che è: un film in cui la fascinazione per la magia si mescola all'analisi dell'animo umano e della sua fastidiosa, ma pur sempre seducente capacità di uccidere quello che ama di più.