Theodore Sturgeon

Amok time (Il duello)

Shore Leave (Licenza di sbarco)

Sino all'inizio della seconda stagione di Star Trek Spock era soltanto un paio di orecchie a punta ed un cervello logico in mezzo. È soltanto con Amok Time che inizia a possedere una gens, un pianeta desertico, le caratteristiche che verranno eternate nei vari vulcaniani succedutisi nelle varie serie di Star Trek, e il maledetto pon far che causerà loro tanti problemi. E di chi è il merito? Di Theodore Sturgeon, uno tra i dieci autori più importanti della fantascienza di tutti i tempi, diciamo forse tra i primi cinque. Di Sturgeon si ricorda soprattutto l'estrema cura psicologica, che metteva nei propri personaggi, una vera e propria empatia con essi, trasformandoli con pochi tratti di penna in esseri umani veri e propri, elevandoli dal rango di meri abbozzi come era nella fantascienza del periodo. Ma di

Theodore Sturgeon
Theodore Sturgeon
Sturgeon va ricordata anche l'estrema sensibilità e la capacità di comunicare atmosfere riuscendo a coinvolgere il lettore in qualsiasi storia. Autore estremamente prolifico nel campo della narrativa breve, suoi racconti sono stati continuamente ristampati in una molteplicità di antologie e spaziano dalla fantascienza all’horror ma è ricordato soprattutto per alcuni tra i capolavori della fantascienza, come The Dreaming Jewels (1950, Cristalli Sognanti, Urania Collezione 028, Mondadori 2005), More Than Human (1953, Nascita del Superuomo, Urania Collezione 005, Mondadori 2003 che comprende tre storie unite tra loro), forse l'opera più nota di Sturgeon, e The Cosmic Rape (1958, I figli di Medusa, Urania Collezione 018 Mondadori, 2004). I tre romanzi sono rappresentativi di quelle che sono le tematiche fondamentali di Sturgeon, spesso infatti nella sua narrativa sono protagonisti bambini o disadattati, e spesso al centro della narrazione è il superamento dell'uomo, l'andare verso qualcosa di oltre. Cosa ancora più importante è stato forse l'autore che ha maggiormente influenzato Harlan Ellison.

Harlan Ellison

City on the edge of Forever (Uccidere per amore)

Se si chiede ai fan di Star Trek qual'è l'episodio più bello della serie classica, si otterranno varie risposte, a seconda dei gusti personali, ma sicuramente molti citeranno l'episodio City on the Edge of Forever e non a caso. Questo viene comunemente considerato uno dei più begli episodi della serie classica e forse dell’intera fantascienza televisiva: lirico, poetico, intriso di senso del destino ma anche di domande etiche. E ancora non a caso l'episodio, pur se con qualche modifica apportata da Roddenberry, è uscito dalla penna di Harlan Ellison.

Se Sturgeon viene considerato uno dei massimi autori di fantascienza degli anni 30-50, Ellison è di certo uno dei suoi eredi più completi per quanto riguarda gli anni 60-80 anche se con qualche differenza: Ellison, anche se ha in comune con Sturgeon una profonda capacità psicologica nel ritrarre i propri personaggi, unita a una scrittura totalmente cosciente delle proprie capacità è in grado di spingersi, quando necessario, a una violenza e una crudezza solitamente estranee a Sturgeon. Ellison, specializzato nella letteratura breve è uno degli autori di fantascienza maggiormente premiato con i riconoscimenti Hugo e Nebula, e anche l'episodio di Star Trek ha ricevuto un premio Hugo nel 1968 (ma guarda caso lo stesso anno Ellison aveva vinto il premio Hugo per I Have No Mouth & I Must Scream e per l’antologia Dangerous Visions e, tanto per essere sicuro del risultato, Ellison aveva vinto lo Hugo anche l’anno precedente e quello successivo). Letteratura breve, dicevamo, e questo è un grosso problema: l'unica antologia di Ellison attualmente disponibile sul mercato è Shatterday (1980, Idrogeno e idiozia, Fanucci, Roma, 1999), ma purtroppo non contiene nessuno dei suoi racconti migliori, come I Have No Mouth & I Must Scream (1967 Non ho bocca e debbo urlare in Classici Urania 213, Mondadori, 1994), The Beast that Shouted Love at the Heart of the World (La bestia che gridava amore al cuore del mondo in Classici Urania 216, Mondadori, Milano, 1995 o lo splendido 'Repent, Harlequin!' Said the Ticktockman ('Pentiti, Arlecchino!' disse l'Uomo del Tic-Tac in Oscar Fantascienza 116, Milano 1994). All'attività di scrittore di fantascienza pluri premiato Ellison ha sempre coniugato un’attività come sceneggiatore televisivo o consulente: Star Trek, Babylon Five, L'ora di Alfred Hitchcock, L'Uomo dell'UNCLE, Ai confini della Realtà (del 1985), possiamo quasi dire che non ci sia stata serie fantastica-fantascientifica, ma non solo, che non lo abbia avuto tra le sue fila.

Si ringrazia Ernesto Vegetti per l'uso del suo Catalogo Sf, Fantasy e Horror, http://www.fantascienza.com/catalogo. Nelle indicazioni bibliografiche abbiamo utilizzato le ultime edizioni, sperando che fossero maggiormente reperibili.