C'è una scena nella miniserie Battlestar Galactica in cui è possibile ascoltare un passaggio della vecchia sigla della serie del 1978. Si tratta di un omaggio che Richard Gibbs e Bear McCreary hanno voluto rendere alla versione originale del telefilm, le cui musiche furono composte da Stu Phillips.

I due compositori, Richard Gibbs in piccolissima parte causa altri impegni di lavoro, si sono poi dedicati alla colonna sonora della serie regolare.

E disponibile sul sito TheLogBook.com un'intervista rilasciata da MCCreary: è una lettura interessante per chi vuole approfondire il discorso relativo alla nascita e sviluppo di una colonna sonora, in questo caso di un telefilm.

Ripercorriamo qui i punti salienti dell'intervista.

Innanzitutto il musicista dichiara che sia stato più facile occuparsi della colonna sonora della serie regolare dato che, ai tempi della miniserie, era ancora in fase di ricerca di un linguaggio musicale adatto. Il regista Michael Rymer, dal canto suo, aveva già mixato le prime musiche scritte per lo show con, tra le altre cose, pezzi tratti dal soundtrack di L'ultima tentazione di Cristo, composto da Peter Gabriel. Queste servirono da esempio per chiarire a McCreary che genere di musica volessero regista e produttori.

Mentre nella composizione delle musiche della miniserie McCreary fu affiancato da Richard Gibbs, a partire dall'episodio intitolato 33, il terzo in ordine di produzione ed il primo di trasmissione, per la prima volta il suo nome compare da solo nei music credit.

Nel prosieguo dell'intervista viene spiegato in maniera approfondita come avvenga il processo di composizione per ogni singolo episodio.

Il tutto inizia con quelle che sono definite spotting sessions, durante le quali il compositore assiste ad una trasmissione dello show non ancora editato. Qui si discute del timing e della carica emozionale da infondere nella musica in base alle singole scene. Paradossalmente, ammette, più gli episodi sono emotivamente intensi, più le spotting sessions sono rilassate.

McCreary dichiara di essere libero di sperimentare, di poter considerare ogni singolo episodio come un piccolo film con la propria colonna sonora. In particolare dice di aver lavorato con molta soddisfazione sulla parte finale di Kobol's Last Gleaming, Part 2, quando ha potuto utilizzare un'orchestra d'archi. "Quella scena dimostra che la musica orchestrale nella fantascienza non è limitata al tradizionale approccio pomposo" afferma, e l'effetto sui produttori è stato tale che hanno chiuso un occhio sull'elevato costo che ha comportato assumere musicisti in carne ed ossa!

Quando gli episodi finali della prima stagione vennero trasmessi sulla tv inglese, la casella di posta di Bear si riempì istantaneamente dei messaggi dei fan che volevano notizie sui pezzi orchestrali.

Le colonne sonore delle due stagioni già trasmesse sono state pubblicate dalla La-La Land Records e sono disponibili per l'acquisto. Con un certo entusiasmo McCreary rivela "La Universal autorizzò [l'incisione] dell'album dopo che solo quattro episodi erano stati trasmessi!" Poi continua "Wow, this is something people are really listening to!"