Per fortuna capita, a volte, che ci siano autori in grado di non prendere troppo sul serio uno spunto narrativo potenzialmente drammatico/apocalittico, dando luogo a risultati brillanti e inaspettati.

È accaduto con il successo superiore alle attese di Eureka su Sci Fi Channel ed è il caso di Three Moons Over Milford che ha esordito il 6 agosto sull'emittente Usa ABC Family (il canale via cavo dove va in onda anche Kyle XY) e la cui storia parte dalla potenziale fine del mondo.

Come si può vedere anche dalla divertente presentazione del sito ufficiale, tutto inizia quando un gigantesco asteroide colpisce la Luna, spaccandola in tre immensi tronconi. Questo crea una certa instabilità cosmica che inizia a provocare strani fenomeni spaziali, il che a sua volta mette quantomeno in dubbio la continuazione della vita sulla terra.

A questo punto, nella più reiterata tradizione, vi aspettereste caos e distruzione, gente che torna a un livello di barbarie mai visto prima, città semidistrutte illuminate da una gelida luce blu, giusto?

Niente affatto. Messa di fronte alla precarietà della propria esistenza, l’umanità decide di fare quello che non aveva mai fatto prima nella vita, cioè tutto quello che passa loro per la testa, sogni mai realizzati, strambe peculiarità portate alla luce del sole. Finché c’è ancora il sole, ovviamente.

E così arriviamo nella ridente cittadina di Milford (che ricorda non poco la Stars Hollow delle Gilmore Girls, altra serie decisamente brillante) dove gli abitanti hanno deciso di scegliere un tipo di vita alquanto bohémien: c’è chi annaffia il giardino in costume adamitico, chi decide di fare il santone new age, chi semplicemente si gode la bella stagione, anche se magari è l’ultima.

A Milford abita, da poco, Laura Davis (la bravissima Elizabeth McGovern, che è un piacere rivedere in giro), il cui marito lavorava per la Syndek, una strana struttura di ricerca scientifica costruita nelle vicinanze del paese e che aveva delle peculiari antenne e telescopi puntati proprio sulla Luna prima che l’evento avesse luogo. Il marito di Elizabeth è partito improvvisamente per l’altra parte del globo, lasciandola in balia di due figli e di una comunità che ancora non conosce bene. A sua volta, il figlio Alex, genio del computer ma imbranato in qualsiasi altro campo, inizia una relazione con una donna più grande di lui. La figlia Lydia invece è una Wiccan dichiarata (la Wicca è una religione/filosofia quantomeno interessante e legalmente riconosciuta negli usa ) e spera di poter salvare il mondo usando le conoscenze e i riti magici della Wicca. Se solo fosse in grado di realizzarli senza bruciare la scuola, ovviamente.

A loro si aggiungono un nugolo di comprimari con la loro personale visione di questa nuova forma di precarietà, che li porta comportarsi nel modo più bizzarro possibile.

Sarà l’influsso delle tre Lune, sarà che il concetto “vivere il presente” è diventato l’unico possibile, resta il fatto che a Milford, tra una esplosione cosmica e l’altra, la gente ha iniziato a vivere come non aveva mai fatto prima.

Perché, come dice la frase di lancio: rilassatevi, è solo la fine del mondo.