Nel consueto massacro televisivo americano annuale, quando cioè si decide il destino di serie appena nate ma anche di quella conclamate, c’è stato spazio per sorprese piacevoli e defenestrazioni discutibili.

Della seconda schiera fa parte la neonata (e neodefunta) Three moons over Milford, di cui avevamo parlato tempo fa, il cui concetto di fondo, forse troppo intelligente per il pubblico medio (la commistione tra commedia e catastrofe incombente), non è stato apprezzato e ha portato a una prematura chiusura, con tanto di cliffhanger finale (colpo di scena lasciato in sospeso) che purtroppo non verrà mai risolto.

Del primo gruppo però fa parte, davvero a sorpresa, la serie Eureka, creata dal canale Sci Fi Channel e loro più grande e inaspettato successo con un audience di circa cinque milioni di persone a puntata. Col piacevole risultato di verdersi confermata per una seconda stagione.

La serie, creata dalla coppia Andrew Cosby e Jamie Paglia, ha comunque un importante punto di contatto con la meno fortunata Milford: la commistione tra commedia e, in questo caso, i più assurdi esperimenti scientifici che potete immaginare.

Tutto inizia la notte in cui l’agente federale Jack Carter sta riportando indietro una particolarissima ricercata. Lungo la piovosa e vuota strada notturna fanno due incontri: prima vedono passare un auto molto simile alla loro, al cui interno, in effetti, ci sono proprio loro stessi che li salutano. E poi un grosso e buffo cane che ha la malaugurata idea di fermarsi in mezzo alla strada, facendoli uscire di strada. I due, appiedati e bagnati fradici, arrivano all’alba nella ridente cittadina di Eureka, dove strani aggeggi costellano le strade e bambini di sei anni leggono libri di fisica quantistica.

Perché Eureka non è un paese qualsiasi, ma la residenza dei più geniali, folli ed eclettici scienziati di tutti i tempi, che lavorano nell’incombente struttura ultramoderna governativa, in cui sono liberi di fare qualsiasi esperimento passi loro per la testa.

Ma manipolare spazio, tempo, atomi e dna, può essere un affare alquanto difficile da gestire. E infatti a Eureka capita, proprio mentre arrivano Jack e la sua ricercata, che si creino degli strani varchi temporali, che però non è sano attraversare, perché non si arriva interi dall’altra parte.

Senza nemmeno capire cosa succede l’agente federale si ritrova a conoscere la variopinta popolazione del paese e a dover aiutare lo sceriffo nelle indagini sugli strani eventi. Ma ci sono altri agenti preposti alla scopo, che proprio non lo vogliono da quelle parti e c’è una bellissima psicoanalista che conosce molte persone importanti. E quando l’esperimento di uno scienziato comincia a cancellare il paese, è chiaro che la situazione è sfuggita al controllo.

E vi ho parlato della sezione supersegreta e blindatissima, in cui si fanno esperimenti per l’esercito?

Forse qualcosa che non doveva uscire da lì è invece stato rubato e forse c’è qualcuno che trama nell’ombra per poter entrare lì dentro ed è disposto anche ad uccidere. Ma siamo ad Eureka, e lì anche la morte è una situazione provvisoria.

Provvista di generose dosi di humor, di personaggi comici e folli ma anche di una quantità industriali di misteri, la serie ha superato la prova della prima stagione, finita il 3 di ottobre, e sono ora in preparazione gli 11 episodi della seconda.

A questo punto non resta che augurarci che sperare che qualche illuminato canale del bouquet Sky la noti, perché anche noi si possa fare un giro in città e perderci nei misteri di Eureka.