Il cast

Michael Keaton non ha accettato di lavorare in questo terzo Batman, perché non era interessato alla visione del personaggio che il nuovo regista voleva realizzare, ovvero più leggero, meno dark, meno ossessionato dal passato, più un eroe in azione che un eroe tragico.

Bruce Wayne/Batman è interpretato da Val Kilmer, che però viene messo in ombra dall'azione vorticosa, dagli effetti speciali e dall'eccezionale interpretazione di Jim Carrey, che gli ruba il film. Kilmer presenta un Bruce Wayne/Batman più tradizionale, più tranquillo, meno psicotico e forse per questo meno interessante. L'attore ha interpretato altre parti con notevole carisma, basti pensare al film The Doors, ma in Batman Forever non è riuscito a far suo il personaggio che quindi è diventato quasi marginale nel film, forse anche perché non si è creato tra lui e il regista quel rapporto personale di rispetto e collaborazione che permette di lavorare al meglio. Schumacher infatti ha rivelato in molte interviste che Kilmer ha problemi psicologici e dovrebbe farsi curare.

In questo film il rapporto tra Alfred e Bruce Wayne acquista una rilevanza maggiore rispetto ai film precedenti. Il pubblico vede per la prima volta quanto sia emotivamente importante il rapporto tra il maggiordomo e il miliardario; alla morte dei genitori di Bruce, Alfred è stato per lui un padre e una madre, ora che Bruce è anche Batman, Alfred è un confidente e un valido aiuto.

Finalmente in questo film viene introdotto il personaggio di Robin, di cui però non si è affatto sentita la mancanza nei due film di Burton. Bruce e Dick hanno all'inizio un rapporto conflittuale perché Dick è accecato dall'odio e dalla vendetta, ma Bruce, che rivede in Dick se stesso da giovanissimo, lo guida e gli permette di incanalare la sua rabbia e la sua forza per un uso al servizio della giustizia e della comunità.

Chris O'Donnell dà molta forza e vigore al personaggio ed è a volte più interessante dello stesso Val Kilmer. Inoltre c'è poca differenza d'età tra Kilmer e O'Donnell e questo impedisce lo sviluppo di un vero rapporto padre-figlio tra i due. Notevoli sono invece alcune brevi scene tra Dick e Alfred. Il discreto mentore di casa Wayne rassomiglia sempre più a un vecchio saggio, che guida i suoi giovani "figli" con poche, semplici frasi ricche di saggezza e buon senso.

La dottoressa Chase Meridian, interpretata da Nicole Kidman, si sente inspiegabilmente attratta da due persone contemporaneamente, Bruce e Batman, non sapendo che in realtà si tratta di un'unica persona e naturalmente la sua difficoltà a scegliere riflette quella del pubblico femminile. La Kidman si inserisce nel filone delle donne di Batman, e rispetto a Kim Basinger, l'attrice appare più spumeggiante e lascia nel pubblico un'immagine più vivida. Non è possibile compararla invece a Catwoman perché quest'ultima è anche lei un'eroina allo stesso livello di Batman, anche se in negativo, ma probabilmente Nicole sarebbe stata una Catwoman molto graffiante.

Tommy Lee Jones ha interpretato Two-Face, ma il personaggio, malgrado le sue potenzialità drammatiche, nel film non è sviluppato a fondo, e l'unica cosa che Jones fa per tutto il film è lanciare in aria la sua moneta e tentare di decidere cosa fare. Sia il personaggio che il suo modo d'interpretarlo vengono oscurati dall'interpretazione di Jim Carrey e Jones si è reso conto di questo problema fin da subito, tanto che Schumacher ha affermato nelle sue interviste che l'attore, sentendosi rubare spazio da Jim Carrey, lo ha trattato malissimo durante le riprese.

Jim Carrey era reduce dal successo di Ace Ventura quando è stato scelto per la parte di Riddler. L'attore si è ispirato per il personaggio non al Riddler dei fumetti ma alla versione televisiva di Frank Gorshin. Carrey ha caratterizzato il personaggio con una grande iperattività e un'estrema agilità, e con movimenti leggeri da ballerino. La critica stessa (vedi HOWE, Desson, Riddler 'Forever', Washington Post, June 16, 1995) lo ha definito "una combinazione tra Fred Astaire e Caligola". Carrey, dotato di grande espressività mimica, ha portato la fisicità del personaggio alle estreme conseguenze, raggiungendo e superando ogni limite tanto che il giovane comico sembra portare avanti il film da solo con la sua energia. Solo le scene dove Carrey è protagonista sembrano avere una impronta personale caratteristica e anche se il film inizia molto prima dell'apparizione di Riddler, l'azione inizia solo quando compare lui nella storia.