Tanta azione ed estetica da videoclip sono diventate il tratto distintivo della regia di Michael Bay, regista californiano di grandi successi commerciali per Hollywood (dall'adrenalinico Bad Boys al convulso The Rock, dal finto-apocalittico Armageddon al melenso Pearl Harbor). Ed entrambe le caratteristiche sembrano abbondare anche nel trailer, finalmente disponibile in rete, della sua ultima incursione nei territori della fantascienza: The Island, data di uscita negli USA 22 luglio, il giorno dopo l'anteprima mondiale che si terrà, curiosamente, in Thailandia.

Del film si era già discusso in merito ad una "scottante indiscrezione" di Ewan McGregor, attore protagonista del film che anticipò al Tonigth Show di Jay Leno una scena piuttosto grottesca, avente come fulcro il risveglio sessuale del suo personaggio.Il film, che può pregiarsi della partecipazione di uno stuolo di caratteristi di tutto rispetto (Djimon Hounsou, già Horus nello Stargate di Roland Emmerich, Michael Clarke "Miglio Verde" Duncan, il versatile Steve Buscemi, impareggiabile quando si tratta di dar vita a personaggi sulla linea di confine tra la mediocrità e la più gretta abiezione), affianca a Ewan McGregor la bellezza nordica di Scarlett Johansson (Lost in Translation, La ragazza con l'orecchino di perla, Una canzone per Bobby Long).

La trama, come sempre accade nei film di Bay, sembra essere un pretesto per permettere al frenetico regista di collezionare il maggior numero di inquadrature possibili e montare le scene in un trip adrenalinico da emicrania. Lincoln Echo-6 (McGregor) vive in una utopica comunità regolamentata verso la metà del XXI secolo, assuefatta al mito di una favolosa Isola,vagheggiata come l'ultimo angolo incontaminato del pianeta. La scoperta che il tanto ambito viaggio sull'Isola non è altro che una facciata dietro cui si nasconde una verità ben poco piacevole spingerà Lincoln a darsi alla macchia, insieme alla bella Jordan Delta-2 (Johansson). Anche la ragazza, come lui, non è altro che un clone, serbatoio di organi per il suo originale e per questo destinato ad essere "raccolto". Nella loro fuga verso la libertà, i nostri saranno braccati dalle squadre di sicurezza dell'Istituto che presiede a questo inquietante mondo nuovo.

Le sequenze del trailer rivelano richiami a universi narrativi e cinematografici già ampiamente esplorati, dalle distopie di Orwell e Huxley all'incubo massmediatico del Truman Show di Peter Weir, senza dimenticare il sottovalutato Fuga da Absolom di Martin Campbell e quel piccolo capolavoro della fantascienza post-cyberpunk degli anni Novanta che è stato Ricambi, romanzo hard-boiled di Michael Marshall Smith. Siccome la speranza è l'ultima a morire, è però lecito auspicare un ravvedimento di Michael Bay e una sua improbabile scoperta del cinema se non autoriale, quanto meno maturo: giusto una manciata di psicologia per non disperdere un così ricco bacino culturale nella solita sagra dell'azione demente.