Sci Fi Channel all’inizio del 2004 ha siglato un accordo con la Tribune Entertainement Company riguardante la serie Gene Roddenberry's Andromeda interpretata da Kevin Sorbo (Hercules serie TV), l’accordo riguardava non solo la produzione e trasmissione della quinta e conclusiva serie, ma anche la replica delle quattro stagioni precedenti. La quarta serie di Andromeda ha iniziato a circolare sugli schermi di Sci Fi da marzo 2004 e ha preparato il campo all’arrivo dei nuovi episodi, che verranno trasmessi anche in syndacation dopo solo dieci giorni dalla loro premiere su Sci Fi.

L'accordo con la Tribune, è stato allargato anche alla serie BeastMaster (di ambientazione fantasy) della quale Sci Fi ha acquistato i 66 episodi già trasmessi e messo in cantiere nuove stagioni.

Per quanto riguarda Andromeda, Dick Askin, presidente della Tribune, ha dichiarato che la serie è stata pensata come conclusiva in un arco narrativo di cinque stagioni e che l’ingresso di Sci Fi nella produzione porterà la serie conclusiva a mantenere e superare gli standard di entertainement ai quali erano stati abituati gli affezionati spettatori.

Nella serie Kevin Sorbo interpreta il capitano Dylan Hunt, che a bordo della sua astronave Andromeda si impegna a riportare la pace nel commonwealth galattico scosso da una tremenda guerra civile, e tuttora in procinto di cadere preda di forze oscure. Andromeda nasce da una serie delineata quasi del tutto negli appunti di Roddenberry ed è trasmessa negli USA sin dal 2000, ed è prodotta dallo stesso Sorbo e da Majel Barret Roddenberry (la moglie di Gene, conosciuta anche per i ruoli dell'infermiera Christina Chapel nella serie classica di Star Trek e per quello di Lwaxana, madre del consigliere Troi in Star Trek Next Generation).

Sempre di più Sci Fi (forte anche dell’audience USA che in quanto a numeri non è seconda a nessun altra nazione) sta rastrellando serie di successo per attirare nuovi abbonati e rafforzare lo zoccolo duro in modo da permettersi non solo produzioni di miniserie e tv movie ma anche nuove proposte di successo (come lo spin off Stargate Atlantis) che insieme alle serie collaudate (di cui Stargate SG-1 fa da portabandiera) e le riproposte in chiave moderna (come Battlestar Galactica che alla fine è riuscita a conquistare anche Richard Hatch, l’Apollo originale che ha firmato per la serie regolare anche se in un ruolo cameo) rallegrano le serate degli appassionati di sci-fi americani. In attesa che qualcosa si muova anche da noi.

Speriamo.