Cosa accade se il Kung Fu si mescola con uno sport popolare come il calcio? Cosa può capitare se un film di culto diventa oggetto nazional popolare? Probabilmente qualcosa di molto vicino a Shaolin Soccer scritta, diretta ed interpretata da Stephen Chow che sembra la materializzazione di uno dei tanti cartoni giapponesi ambientati nel mondo dello sport che venivano trasmessi nei primi anni Ottanta dalle televisioni commerciali. Tra effetti speciali "alla Matrix", con un'ironia ed un umorismo di fondo da "cartone animato" per il suo essere visionari e deliranti, Shaolin Soccer è un film estremamente divertente anche se - personalmente - non condividiamo le tante parolacce assenti nella versione originale. Certo, il risultato di fare doppiare la pellicola a tanti calciatori famosi della Lazio e della Roma (il ricavato di tale operazione andrà in beneficenza...) è interessante, perché riesce a ibridare - seppure talora anche a svilire - determinate situazioni non sempre brillanti o perfettamente in sintonia con il gusto occidentale.

Il resto è basato sul medesimo canovaccio dei "Sette contro Tebe" o - restando nella mitologia di stampo cinematografico - dei "Sette Samurai" o - ancora - de "I magnifici Sette". O - addirittura - de I Blues Brothers. Se nel film di John Landis era la "banda" a dovere essere ricostruita, questa volta, invece, si tratta della squadra di calcio che dovrà vincere la Supercoppa di Cina. Tra effetti speciali divertentissimi e situazioni paradossali, Shaolin Soccer è un film originale e spensierato.