Jason Segel verrà probabilmente sempre ricordato per il suo Marshall di How i Met Your Mother (da noi E alla fine arriva mamma), ma nell'arco delle otto stagioni della sit-com aveva trovato il tempo di scrivere e interpretare alcuni film, come Cinque anni di fidanzamento, Questi sono i quaranta e i Muppet.

The Institute

Finalmente scoperta la mamma del titolo (e diciamolo, molti lo avevano capito fin dall'inizio), per Segel era arrivato il momento di creare qualcosa di suo, ed è così che ha scoperto il documentario del 2013 The Institute che raccontava di un ambizioso gioco di ruolo/realtà alternativa nel mondo reale del 2008, nello specifico San Francisco, dove gli abitanti della città scoprivano degli strani volantini legati all'immaginario Jejune Institute, il quale li invitava a compiere le missioni più strane. Il gioco nel mondo reale aveva un tale successo da coinvolgere diecimila persone e dava ispirazione all'attore per creare Dispatches from Elsewhere.

Dispacci da altrove

La storia inizia con Octavio Coleman (Richard E. Grant, Star Wars: l'ascesa di Skywalker), un personaggio altamente inquietante che dall'interno di una stanza arancione parla direttamente al pubblico dicendo di immedesimarsi in Peter (Jason Segel) e in quello che gli sta per accadere.

Coleman non solo è la voce narrante della serie, ma sembra anche l'uomo dietro gli eventi. In un certo senso è, come accaduto con il film The Vast of Night, una serie all'interno di una serie.

Così ecco entrare in scena Peter, insoddisfatto e disilluso al punto di non rendersi nemmeno conto di quanto sia infelice. Poi comincia a trovare degli strani volantini, in cui gli offrono di imparare la telepatia con i delfini, ovvero il mezzo per poter accedere al Jejune Institute, l'organizzazione di Coleman il cui scopo è sbloccare strani potenziali umani.

La storia si complica molto velocemente e il protagonista oltre a trovare la sua missione nella vita, incontra altre persone che stanno esplorando San Francisco alla ricerca di arcani e meravigliosi indizi (che potrebbero portare a scoprire qualcosa che non riveleremo qui). In particolare i suoi tre compagni di avventura, Simone (Eve Lindley), Fredwynn (André 3000) e Janice Foster, interpretata dalla bravissima Sally Field.

Il futuro

Dispatches from Elsewhere è stravagante e surreale, tiene sempre un piede nella realtà e uno nella fantasia, mentre il suo vero messaggio è imparare a connettersi alle persone, imparare l'empatia. Nella realtà, non solo nella serie.

Quanto a eventuali altri stagioni, Segel ha dichiarato che se dovesse ricevere la luce verde, lui le vede come storie antologiche, che si concentrano su altri dettagli dell'istituto.

I dieci episodi della prma stagione di Dispatches from Elsewhere sono disponibili anche da noi su Amazon Prime Video già dal 15 giugno, vi lasciamo con il trailer ufficiale.