La settimana scorsa il cosiddetto Arrowverse era stato scosso nelle fondamenta: La CW e Stephen Amell avevano annunciato che Arrow si sarebbe conclusa con la prossima stagione, l'ottava, composta da soli dieci episodi.

Se da una parte il Boss della rete Mark Pedowitz citava la necessità di fare largo alle nuove leve, come Batwoman, lo stesso Amell ha raccontato le sue ragioni.

Le cose cambiano

Nel video postato su Facebook che vedete qui sopra, Amell racconta visibilmente commosso che alla fine della stagione sei aveva incontrato il produttore Greg Berlanti, al comando di tutto l'Arrowverse (e molto altro) dicendogli che voleva lasciare la serie alla fine della stagione sette, quella attualmente in corso:

Sono sempre stato un fan delle serie che non proseguono la loro corsa più a lungo del necessario e se ne vanno in un'esplosione di gloria invece che zoppicando alla linea d'arrivo.

Ma i suoi motivi sono anche più realistici: se all'alba della prima stagione era ancora un giovane attore senza alcuna responsabilità ora è sposato e ha un bambina e vuole avere più tempo per la famiglia, cosa impossibile con i tempi estremamente lunghi richiesti dalle riprese di una serie (giustificazione portata anche da Andrew Lincoln nell'abbandonare The Walking Dead, anche se realizzerà tre film tv ambientati in quel mondo) e soprattutto avere tempo di seguire nuovi progetti, che si tratti del film Code 8 diretto insieme e interpretato col cugino Freddie Amell (DC's Legends of Tomorrow, prima che l'abbandonasse), finanziato attraverso kickstarter e di recente presentato a Los Angeles o della sua impresa vinicola Knocking Point.

Elseworlds

E così diventa chiaro quel momento in cui durante lo scorso cross-over invernale intitolato Elseworlds Oliver Queen scopriva che Supergirl (Melissa Benoist) e Flash (Grant Gustin) erano destinati a morire in futuro per salvare il pianeta. Per evitare il loro sacrificio, Oliver stringeva un patto, che noi non sentivamo, con l'entità chiamata The Monitor (LaMonica Garrett, The Last Ship) il quale li avvisava che la sua venuta era solo la preparazione all'arrivo di un entità malvagia e potente, ovvero il suo opposto, The Anti-Monitor. Non a caso il cross-over si concludeva anticipando che il prossimo team-up (cioè quello di quest'autunno/inverno) sarà Crisis on Infinite Earths.

La crisi nelle terre infinite

Arco a fumetti di culto creato da Marv Wolfman tra l'aprile del 1985 e il marzo del 1986, aveva come scopo di unificare tutti gli universi DC Comics che fino a quel momento vivevano in realtà parallele (come sta accadendo a Supergirl e Black Lightning), ma nel fumetto le due vittime eccellenti erano proprio Supergirl e The Flash. Visto però che le due serie sono già state confermate per la prossima stagione (con un numero normale di episodi), insieme a DC's Legends of Tomorrow e Black Lightning, diventa ovvio che il piano sia di vedere Green Arrow sacrificarsi per salvare i suoi amici e il mondo. Anche il numero di episodi scelto per la sua ottava stagione non è casuale, visto che il cross-over avviene di solito intorno al nono episodio di ognuno dei telefilm coinvolti.

Amell aggiunge che spera che la serie possa proseguire anche senza di lui, perché il mondo di Arrow è così ricco che può proseguire anche senza la sua presenza e anche David Ramsey (Diggle) nel suo commento alla fine della serie aveva aggiunto di aspettarsi grandi novità per il futuro.

Non sappiamo se i flashforward di questa stagione servano, come dice qualcuno online, a dare una chiusura completa alla serie facendo vedere i protagonisti nel futuro o se non si tratti di gettare le basi di un Arrow 2038 con la figlia Mia (Katherine McNamara, Shadowhunters).

In attesa di scoprire come si concluderà l'arco narrativo di Oliver Queen voi che ne pensate, è giusto chiudere la serie o potrebbe proseguire con altri protagonisti?

Nel frattempo vi lasciamo con il promo dell'episodio 15, intitolato Training Day e andato in onda ieri negli States, da vedere solo se siete in pari con la programmazione americana o vi piacciono gli spoiler, e uno, minore, lo facciamo noi: il prossimo episodio si intitolerà Star City 2040.