I saggi sulla fantascienza pubblicati in Italia sono già pochi; ancora meno, casi più unici che rari, quelli sulla fantascienza italiana. Il più noto forse era Le frontiere dell'ignoto di Vittorio Curtoni, tesi di laurea pubblicata dalla Nord negli anni settanta e quindi molto limitata nel tempo. Di recente ha sopperito alla lacuna Giulia Iannuzzi che ha pubblicato alcuni saggi sull'argomento per Mimesis. 

Con al  Guida ai narratori italiani del fantastico però è la prima volta da molto tempo che si tenta un testo enciclopedico su un settore, quello della fantascienza e della letteratura fantastica italiana, che negli ultimi anni hanno avuto una crescita importante.

Il libro 

Anche se in Italia i generi della fantascienza e dell’horror sono praticati da pochi decenni, la tradizione fantastica ha tuttavia radici antiche che risalgono almeno alle “corbellerie” (così le definì il cardinale Ippolito d’Este) di Ludovico Ariosto. Escludendo tuttavia i generi precedenti alla nascita del romanzo moderno, questo libro si occupa degli scrittori che si sono cimentati con una certa costanza nei vari tipi di letteratura d’immaginazione, dal meraviglioso allo strano, dal gotico al perturbante, dal fantastico tout court al weird fino appunto ai generi di consumo della narrativa del terrore, della science fiction e del fantasy.

Un excursus che parte da certe Operette morali di Giacomo Leopardi per proseguire con il movimento della scapigliatura e continuare con gli ormai classici del fantastico del Novecento, da Capuana a Verga e Bontempelli fino a Buzzati, Calvino, Landolfi e Morselli, approdando infine ai contemporanei: Valerio Evangelisti, Danilo Arona, Pierfrancesco Prosperi, Renato Pestriniero, Dario Tonani, Licia Troisi, Barbara Baraldi e tanti, tanti altri, sia classici che moderni.

Il volume è strutturato in voci alfabetiche per autore ed è corredato da numerosi box che esaminano in maniera più puntuale particolari correnti letterarie o fenomeni editoriali, dalla scapigliatura al futurismo, dalla protofantascienza alla fantarcheologia fino alle recentissime correnti del connettivismo e del new weird, senza trascurare la storia delle pubblicazioni più significative e l’importante ruolo dei curatori e dei critici. 

Un’opera che per la prima volta analizza il fantastico italiano in modo indipendente e contribuisce a superare l’ormai inadeguata distinzione crociana tra letteratura alta e narrativa popolare.

•   Gli 80 autori imprescindibili

•  15 box di approfondimento

sulle correnti letterarie

•  I contesti storici e l’editoria

otto-novecentesca

•  Le opere che hanno segnato

la storia del fantastico

Mi affascina il senso del mistero dello spazio, di mondi mai visitati, mai scrutati da occhi umani. Il fascino di energie e materie oscure. Il fascino del viaggio, dell’avventura, dello scagliarsi ai limiti di ciò che è, di ciò che esiste. L’esplorazione. Il viaggio è una grande metafora della vita. Il viaggio nello spazio è qualcosa di pericoloso, difficile, in un certo senso proibito per l’uomo. Una sfida. Il buio del cosmo, la luce dei soli, la vita dei pianeti. (Paolo Aresi)

Guida ai narratori italiani del fantastico di Walter Catalano, Gian Filippo Pizzo e Andrea Vaccaro, Odoya Library n. 340, p. 349, ill., € 22.