Il 2 dicembre debutterà su Syfy Nightflyers, serie basata su un racconto breve (poi allungato su richiesta dell'editore) di George R.R. Martin datato 1980, ma pur essendo nato prima, non sono mancati i riferimenti a un'altra astronave maledetta, quella del film Event Horizon – Punto di non ritorno del 1997, dal regista Paul W.S. Anderson, che avrebbe passato i decenni seguenti cercando di recuperare il materiale malamente tagliato dalla produzione per realizzarne il director's cut, purtroppo senza alcun esito.

La sua rivalsa è però arrivata in un altro formato: sul nuovo canale YouTube Premium (precendentemente noto come Red) ha debuttato ieri la serie da lui prodotta Origin, che come ha ben descritto Screen Rant è un misto tra Event Horizon e Lost.

La trama

Shun (Sen Mitsuji) si risveglia apparentemente prima del previsto a bordo dell'astronave che li sta portando a colonizzare un nuovo pianeta, come esperimento della (molto misteriosa) multinazionale Siren di risolvere i problemi del nostro pianeta, ovvero sovrappopolazione, inquinamento, mancanza di risorse.

Ma la Siren non cerca volontari qualsiasi, ma nello specifico persone in fuga che vogliono lasciarsi tutto alle spalle.

Shun prima scopre che l'astronave appare abbandonata, poi incontra Lana (Natalia Tena, Harry Potter e i doni della morte) e poco alla volta compaiono tutti i passeggeri della nave, compreso Logan (Tom Felton, la saga di Harry Potter, The Flash).

Per tutti rimane il mistero del perché l'astronave sia stata abbandonata dal suo equipaggio, ma è solo uno dei tanti che la gigantesca nave nasconde nei suoi corridoi, sale, e stanze. 

Anderson, qui produttore e regista di due episodi, riporta in scena la paranoia della sua nave maledetta, perché comincia a emergere il sospetto che uno di loro non sia chi dice di essere e che a bordo ci sia qualcosa di alieno e mostruoso che ha progetti ben poco pacifici verso gli umani.

La produzione

La serie ha un cast internazionale, composto da giapponesi, francesi, tedeschi e inglesi e in ogni episodio, proprio in stile Lost, scopriamo il flashback di ogni personaggio che descrive i motivi che lo/la hanno spinto a partire, ma soprattutto, sono stati girati nella lingua del paese da cui arrivano.

Creatore della serie è lo showrunner Mika Watkins, che aveva cominciato come assistente allo sviluppo presso la casa di produzione londinese Left Bank, dove però il suo talento non aveva fatto fatica a emergere e quando gli executive di YouTube avevano letto la sua sceneggiatura l'avevano immediatamente accettata per farla diventare una serie

L'intera prima stagione di Origin ha debuttato su YouTube Premium ieri. I primi due episodi sono visibili liberamente, mentre per gli altri è necessario abbonarsi;  l'abbonamento a YouTube Premium, che dà diritto anche a vedere video musicali senza pubblicità e a scaricare i video per vederli anche senza connessione attiva costa 11,99 euro; il primo mese è gratuito.