Si chiama SpotMini, apre le porte e ostenta anche le buone maniere. È l’ultima sfida vinta dalla Boston Dynamics, laboratorio nato come spin-off del MIT e specializzato nella robotica. La nuova creatura è un cane-robot che abbassa la maniglia, spalanca la porta e la tiene aperta per il suo “amico” a quattro zampe meno evoluto.

Il sorprendente risultato è reso possibile da una quinta zampa (se si può chiamare così) articolata e ruotante sistemata – facendo storcere il naso ai più “tradizionalisti” –  dove un vero cane avrebbe la testa.

SpotMini  – 30 kg di peso e 84 cm di altezza – è la versione avanzata del fratello maggiore Spot, già capace di salire le scale, muoversi su terreni accidentati  e  afferrare gli oggetti servendosi di una serie di sensori di navigazione, forza e posizione. Il nuovo arrivato, grazie al suo arto speciale, rispetto al predecessore riesce a compiere movimenti più complessi e di manualità fine, infatti è capace  anche di svuotare e riempire una lavastoviglie senza rompere piatti e bicchieri.

Un altro prototipo della Boston Dynamics, il robot umanoide Atlas, era riuscito due anni fa ad aprire una porta ma spingeva in modo brutale un uscio dotato di maniglione, un'operazione decisamente grossolana e molto più elementare.

Gli appassionati di cinema e tv individuano somiglianze con i cani di una puntata della serie televisiva Black Mirror e con le movenze dei velociraptor di Steven Spielberg. I sognatori e i nostalgici parafrasano frasi storiche come quella di Neil Armstrong dopo aver calpestato il suono lunare, adesso rimodulata in : “Un piccolo passo per un robot… e un grande passo per la robotica.“

SpotMini è il fiore all’occhiello della Boston Dynamics e promette progressi costanti anche se l’eventualità che assuma decisioni proprie in un qualsiasi contesto – come sostiene il professor Chris Reed della University of Dundee (Scozia) –  rimane  ancora fantascienza.

Sarà cosi?