Il nuovo film con Sylvester Stallone è un azzardato, ma anche divertente patchwork di film diversi. Una sorta di Frankestein filmico che nonostante la sua evidente goffaggine, ci diverte e ci spaventa richiamando il nostro spirito ultimo di spettatori innocenti. C'è il serial killer che stermina poliziotti per motivazioni religiose e "ecologiche" (ma il vero perché lo sapremo mai...?), c'è lo spazio topico e claustrofobico dell'horror giovanilistico da cui proviene il regista Gillespie autore di So quello che hai fatto ovvero la stanzialità in un posto unico (un bunker militare in cui vengono fatti disintossicare i poliziotti) come in The Hole, c'è il gruppo di persone entro cui si cela un killer (da Agata Christie a Scream...) e - ancora - c'è l'elemento atmosferico con una cappa di neve che rende isolato lo spazio dell'azione impedendo l'arrivo di eventuali rinforzi. Insomma, un vero e proprio guazzabuglio di situazioni di cui è protagonista uno Stallone più truccato che mai, di cui, però, apprezziamo la voglia di confrontarsi con un'altra storia dai toni dark nonostante il passare del tempo. Un'ansia di rinnovamento appagata parzialmente da questo film ancora troppo fragile per rappresentare qualcosa di davvero nuovo. Certo, l'andamento di D-Tox è superficiale e abbastanza prevedibile, ma - comunque - non si può nascondere che il tempo passa veloce con le trovate di questa pellicola e la mescla di personaggi carismatici che vanno dallo stesso Stallone a Kris Kristofferson (più incartapecorito che mai...), da Tom Berenger al Robert Patrick neo protagonista di X files. Il titolo resta, comunque, il vero mistero...o meglio fa evidentemente riferimento alla disintossicazione dell'agente dell'FBI che dopo avere visto uccidere i suoi migliori amici e la fidanzata da un misterioso maniaco, cerca una via di fuga nella bottiglia fino a quando la sua voglia di tornare "pulito" lo farà incontrare nuovamente con la sua stessa Nemesi. Inutile dire che andrà a finire come deve, ma soprattutto inutile dire che Stallone si cimenta con un'altra trama nelle sue corde. Un elemento che soprattutto negli ultimi anni ha deposto a suo sfavore.