Elon Musk, patron di Space X, è pronto a portarci su Marte. Una bella alternativa a Gardaland e Mirabilandia per i paperoni del nostro amato pianeta. Siete pronti a sborsare duecentomila dollari, ma soprattutto siete disposti a lasciarci le penne? Allora accomodatevi.
L'eccentrico milionario ha annunciato il prezzo del ticket marziano qualche giorno fa. La stima dichiarata si è assestata notevolmente più in basso della soglia psicologia (spesso richiamata e anche più plausibile) del milione di dollari. Un prezzo così “conveniente”, secondo Musk e anche il presidente di Space X Gwynne Shotwell, sarà possibile grazie agli ultimi successi ottenuti in materia di razzi riutilizzabili che hanno consentito e fanno ben sperare su un forte abbattimento dei costi.
Tariffe a parte, il punto nodale della questione rimane la certezza di “ritornare” dalla vacanza, e su questo Musk non dà nessuna assicurazione anzi ammette candidamente che l'eventualità di rimetterci la vita non sia poi così improbabile. Da qui alcuni spunti tra il polemico e il sarcastico di nomi importanti. Tra questi il Il celebre astrofisico Neil deGrasse Tyson che ha detto di essere disposto ad andare in gita su Marte con Space X a patto che Elon Musk soddisfi alcune condizioni: La prima e fondamentale è la certezza del ritorno a casa, perché mi piace molto la Terra. Quindi qualsiasi viaggio intraprenderò nello Spazio voglio essere sicuro di poter tornare. Proprio per questo non partirò per quel viaggio fino a quando Elon Musk non manderà su Marte la madre e la riporterà indietro.
Ovviamente non saranno le polemiche e gli scettici a fermare il visionario sudafricano che si spinge ancora oltre la visione futuristica di un turismo marziano. Musk ipotizza un futuro che vada oltre il pianeta rosso e che renda l'homo sapiens “una specie multi-planetaria.”
Si sa, sognare non costa nulla… ma forse non proprio in questo caso.
9 commenti
Aggiungi un commentoGrande risposta e grande insegnamento:
"Skin in the game", bravo
Io ci starei anche, ma se devo morire vorrei che "l'ultimo viaggio" fosse almeno comodo. Del che dubito un tantino.
No grazie; non sono così tanto avventuroso da rischiare di morire sopra quello che è, a tutti gli effetti, un prototipo; preferisco viaggiare su astronavi grandi, comode, sicure, protette da radiazioni, sassi spaziali... qualcuno ha detto Enterprise?
Meraviglioso! Dato il costo del biglietto ci andranno solo i ricchi (che lì resteranno, più morti che vivi) e finalmente avremo un'equa distribuzione delle ricchezze sul pianeta Terra!
Purtroppo l'articolo sull'ultimo Le Scienze, sui danni al cervello nei viaggi spaziali, lascia ben poche speranze o possibiliità.
C'è il rischio concreto che chi parte arrivi su Marte come demente. O peggio. I danni sono peggiori del previsto, finchè non risolvono sta magagna, partano Musk e i suoi amici.
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