Sono passati vari mesi da quando lo scorso novembre abbiamo riportato le voci secondo cui HBO stava preparandosi a produrre una serie tv tratta dal famoso ciclo di romanzi Foundation, capolavoro di Isaac Asimov.

Finalmente per la prima volta arriva qualche dettaglio, rilasciato in un'intervista con un sito americano da Zack Herring, produttore esecutivo della serie.

"Sarà qualcosa di mai visto prima in tv, per profondità, respiro e ambizione" assicura Herring. "Siamo a buon punto con il soggetto della prima stagione e con le sceneggiature dei primi episodi, quindi posso confermarlo".

Quanto sarà fedele ai libri di Asimov è la domanda che si pongono un po' tutti. "Assolutamente fedele" risponde Herring. "Certo: i romanzi di Asimov sono molto complessi, anche difficili se vogliamo, e comunque non hanno un taglio televisivo. Ma credo che abbiamo fatto un buon lavoro, rendendo il materiale meno astratto e più vicino ai sentimenti delle persone. E con una giusta dose di azione per evitare che gli spettatori si annoino."

Non è ancora stato dato l'annuncio ufficiale, ma le ultime voci di corridoio darebbero come già selezionato l'attore che interpreterà il protagonista della prima stagione: Noah Wyle

"Non posso dire nulla in realtà, certo" dice il produttore. "Ma è interessante il problema che ci siamo posti: come rendere accattivante un personaggio che, tutto sommato, è un professore? Ben presto però ci siamo resi conto che era una domanda sbagliata. Dopotutto, non è forse un professore, per di più di archeologia, uno dei personaggi simbolo del film avventuroso? L'attore che abbiamo scelto è perfetto: Hari Seldon è uno psicostoriografo, e il nostro attore ha interpretato recentemente il ruolo di uno storico in una serie di fantascienza, e qui forse ho già detto troppo. Ma diciamo che sarà adatto a sostenere sia i momenti «seri» che le scene d'azione, e vi assicuro che ce ne saranno."

Sempre su Seldon, Herring dà altri dettagli. "Ci sarà anche il lato umano di Hari Seldon. Gli appassionati saranno contenti di sapere che abbiamo indagano aspetti del suo personaggio che nei romanzi non sono approfonditi, come il rapporto con i due figli, un dodicenne e una teenager un po' problematica, che lo seguiranno su Trantor. Seguiremo le loro difficoltà ad ambientarsi nella nuova città."

Alla domanda su che tipo di fantascienza vedremo, Herrings ha le idee piuttosto chiare. "Vede, nella storia della fantascienza c'è come un punto di svolta: c'è un prima e c'è un dopo Guardians of the Galaxy. Oggi la fantascienza non può prescindere da quel modello, avete visto che anche il nuovo Star Trek è stato affidato a Simon Pegg proprio per sfruttare il suo talento brillante. Ed è anche il motivo per cui a Jonathan Nolan, che era stato contattato inizialmente, la rete ha preferito Sam Raimi, produttore di grandi serie di successo come Xena o Hercules non priva della giusta ironia. Ma vi assicuro: le battaglie spaziali non mancheranno!"

Buone notizie insomma per la produzione di questa serie che dovrebbe vedere presto la luce, una consolazione per gli appassionati della fantascienza letteraria che proprio oggi devono digerire la notizia dei dubbi sulla realizzazione di un'altra serie tratta da un famoso libro, The Man in the High Castle, che il finanziatore Amazon vorrebbe rivolta a un pubblico adolescente.