Degno di nota è il continuo evolversi della tecnica grafico-artistica di Alex Raymond, ciò che si evidenzia in particolare nella definizione dei personaggi e degli ambienti esterni. Le TD dei primissimi mesi della produzione raymondiana sono da considerare come un periodo di assestamento, durante il quale i disegni, anche se a volte lasciano a desiderare per quanto riguarda le proporzioni dei vari soggetti, sono caratterizzati da un segno sottile che definisce bene i contorni del corpo dei vari personaggi. Segue poi, con l’inzio dell’episodio Il Torneo di Mongo e l’ingrandirsi delle vignette, un periodo durante il quale i personaggi, ritratti anche in campo ravvicinato, sono caratterizzati da linee e curve di contorno più marcate e spesso non del tutto definite.

A partire dal giugno del 1935 la tecnica grafica raymondiana cambia nuovamente, e le vignette sono caratterizzate da un tratto più pesante, o che tale sembra per effetto dell’abbondanza di tratteggi a china e di inchiostrazioni molto pronunciate che rendono cupe le varie scene, anche se i contorni dei personaggi tornano ad essere sufficientemente definiti.

Nel 1936 e nel 1937, con le TD ormai composte di due sole strisce di tre ampie vignette ciascuna, i tratti a china e le inchiostrazioni abbandonano la loro pesantezza e le vignette tornano ad essere più chiare, mentre i contorni dei personaggi continuano ad essere sufficientemente definiti.

Con il 1938 inizia il periodo aureo del Gordon raymondiano, caratterizzato dalla ricerca della perfezione estetica delle ambientazioni e dei personaggi, dei quali ultimi iniziano anche ad abbondare i primi piani, per i quali viene utilizzato un tratto particolarmente fine e preciso. La vetta del periodo aureo raymondiano è raggiunta con l’episodio che descrive le avventure di Gordon nel Regno dei Ghiacci di Frigia governato dalla giovane e splendida regina Fria (TD dal 12/3/1939 al 7/4/1940).

La tecnica grafica e la precisione del disegno del Gordon raymondiano non subiscono più variazioni di rilievo negli anni successivi, e il lungo episodio (TD dal 18/1/1942) che descrive le avventure del biondo eroe, di Dale e di Zarkov, nel continente di Tropica, del quale è regina la giovane e splendida Desira, regge il confronto con il precedente episodio del Regno dei Ghiacci.

Per quanto riguarda Dale Arden, che sull’aereo entra in scena indossando una gonna che le arriva abbondantemente sotto le ginocchia, si deve constatare come, poco dopo essere giunta su Mongo, nei panni da odalisca, e quindi con buona parte della pelle del corpo in bella mostra, si senta davvero a proprio agio, in tal modo dando prova, almeno per quanto riguarda l’abbigliamento, si sentirsi emancipata nonostante i tempi allora prematuri e la giovanissima età (quando inizia l’avventura, non ha più di diciannove-vent’anni).

E a proposito di rappresentanti del gentil sesso, si deve riconoscere ad Alex Raymond un raro talento per quanto riguarda le loro raffigurazioni, indipendentemente dal colore della loro pelle. Non solo Dale Arden, ma anche tutte le altre principesse e regine di Mongo vengono infatti fin da subito mostrate molto poco vestite e in pose spesso sexy, ma è a partire indicativamente dal marzo del 1938, quando l’evoluzione artistica raymondiana raggiunge il suo apice, che le figure femminili vengono addirittura idealizzate, come dimostrano le raffigurazioni di Dale Arden nella terza e nella quinta vignetta della TD del 27/3/1938.