Come è accaduto per l'opera di altri scienziati, anche Alan Turing (1912 - 1955) con il suo lavoro di ricerca ha seminato concetti per la fantascienza.

Il matematico inglese ha per primo messo a punto il modello teorico dei moderni calcolatori; i suoi studi e il suo apporto presso la struttura di Bletchley Park  hanno consentito agli inglesi di decifrare, durante la Seconda Guerra Mondiale, il codice cifrato della macchina tedesca Enigma; fu tra i primi a teorizzare la possibilità di realizzare una vera e propria intelligenza artificiale.

La sua vita, oltre che nella monumentale biografia di Andrew Hodges, Alan Turing. Storia di un Enigma, è stata trasposta al cinema in un biopic dal titolo Il gioco dell'imitazione – L'Enigma di un genio, da gennaio 2015 nelle sale italiane, che a quella biografia si è ispirato.

L'enfasi sul suo lavoro sulla macchina Enigma è doverosa, ed è evidentemente sfruttata perché colpisce l'immaginazione popolare. Turing con il suo apporto a quel progetto divenne un eroe di guerra pur non combattendo un solo giorno e non sparando un colpo, ma contribuì attivamente a salvare vite umane.

Turing il matematico 

Eppur questa impresa non deve fare dimenticare la sua opera di matematico, la cui ricaduta nel tempo e sulla scienza del ventesimo secolo è stata enorme.Per dimostrare il teorema di incompletezza di Gödel, Turing concepì una macchina che compisse delle semplici operazioni di lettura e scrittura su un nastro di carta, virtualmente infinito. Questo modello apparentemente semplice, basato sulla scrittura e la cancellazione, quindi banalmente su una serie di 0 e 1, sono tutto ciò che serve per risolvere i problemi calcolabili, ossia gli algoritmi, tanto che grazie alla Macchina di Turing, i problemi calcolabili sono detti Turing-calcolabili e viceversa.Un omaggio alla figura di Turing è contenuto nel recente romanzo italiano Il Canto Oscuro di Alessio Brugnoli, edito da Edizioni Kipple nel 2012. La storia è una sorta di giallo ambientato in una Roma fuori dal tempo, in un mondo a cavallo tra l'800 e il '900, nel quale i computatori a vapore sono una realtà. Potenti macchine da calcolo che hanno reso il mondo grigio di fuliggine.

Se i più saranno divertiti dalle varie figure storiche inserite nel romanzo, una per tutte Guglielmo Marconi, a chi conosce la vita di Alan Turing non potrà che saltare all'occhio la figura della vittima, il matematico inglese omosessuale Alan Stuart, finito nel mezzo di una storia più grande di lui.

Molti sono i paralleli tra la figura reale e il suo alter-ego nel libro, che diventa un protagonista, mediante il racconto di chi lo ha conosciuto, anche se è morto dalla prima pagina.

Lode al coraggio di rendere protagonista di un romanzo una figura così controversa, pur se di acclarato valore nella storia della scienza.

Tante sono le ipotesi di intrigo sulla morte di Turing che però non hanno mai trovato conferma. Nel 1951 denunciò un furto subito in casa, probabilmente da un conoscente di un suo amante. All'epoca in Gran Bretagna l'omosessualità era un reato. Pertanto Turing fu condannato a cure ormonali che ne minarono la psiche, oltre che provocargli danni fisici. Il 7 giugno del 1954 fu trovato morto accanto a una mela morsicata intrisa nel cianuro. In realtà l'autopsia non fu mai eseguita ed esistono ora delle tesi che ipotizzano risposte diverse a quello che fu decretato all'epoca, ossia che lo scienziato si sia suicidato. Quello di Brugnoli è anche un omaggio a queste ipotesi. 

Turing a Bletchley Park  

Il contributo di Turing alla II Guerra Mondiale fu concettuale. Analizzando le conversazioni e i messaggi tedeschi elaborò un modello di calcolo che fu alla base della costruzione di macchine elettromeccaniche che riuscissero a decodificarle, partendo da alcune assunzioni di base sulla natura e sulle probabilità che alcuni messaggi contenessero delle terminologie frequenti.Questa parte della vita di Turing è il fulcro del film Il gioco dell'Imitazione, che comincia a raccontarla partendo da un episodio dal quale è scaturita la catena di eventi che ha portato alla sua morte per suicidio: un apparentemente banale furto in casa. L'indagine sul furto sarà l'occasione per narrare in flashback il periodo in cui Turing ha contribuito a realizzare la macchina che ha decrittato il codice della macchina Enigma, con la quale i tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale criptavano tutte le loro comunicazioni.

Il film accenna appena al contributo di Turing allo sviluppo della matematica, inserendo solo alcune frasi durante il primo colloquio tra il matematico e il Comandante Denniston, che dirigeva il centro segreto di Bletchley Park.

Brevi accenni, quasi impercettibili il film li fa alla partecipazione di Turing alla successiva realizzazione di uno dei primi calcolatori britannici, l'ACE. In quella occasione incontrò difficoltà a inserirsi in un mondo che non aveva più l'emergenza della guerra. Tuttavia i suoi studi e le sue concettualizzazioni sono alla base della moderna programmazione.