Constantine è l'ultimo tassello in ordine di tempo di quella che a tutti gli effetti risulta essere la strategia del binomio Warner Bros/DC Comics per recuperare, almeno televisivamente, il terreno perduto nella gara con la Marvel. Così se un lato la Fox non vede l'ora di dare forma e sostanza all'ambiziosa Gotham, che vuole raccontare le origini di Batman e del (non ancora) Commissario Gordon, includendo anche tutti i supercattivi di Gotham, dall'altra la NBC si sta muovendo velocemente per concretizzare la serie dedicata a uno dei personaggi più originali e interessanti della Vertigo e per lo più conosciuto (dai non appassionati di fumetti) per l'omonimo film del 2005 con Keanu Reeves.

Così, un pezzo alla volta, hanno fatto la loro comparsa online alcuni dettagli sulla prossima realizzazione del pilot. E fanno ben sperare. Per cominciare lo script arriva nientemeno che dall'impegnatissimo David Goyer, praticamente a capo dello sviluppo cinematografico e televisivo del mondo DC Comics, insieme a Daniel Cerone, già autore di The Mentalist.

Malgrado non sia molto probabile un'ambientazione inglese come accadeva nel fumetto (per motivi di budget), la NBC sta facendo il possibile per portare l'Inghilterra alla montagna, ovvero negli Stati Uniti. Per cominciare, il regista scelto per il pilot è Neil Marshall, inglese, nome di culto dietro film come The Descent e Dog Soldiers, ma anche dell'acclamato episodio Black Water della seconda stagione di Game of Thrones (a cui tornerà per la nuova stagione) e autore del pilot di Black Sails, nuovissima serie della Starz (l'ex casa di Spartacus) a base di pirati.

A ciò si aggiunge la notizia riportata da Bleeding Cool, secondo cui Constantine sarà interpretato da un attore inglese e tornerà a essere biondo come era in origine, prima dell'avvento di Keanu Reeves. Il che peraltro non sorprende vista la (ottima) british invasion delle serie Usa, a cui ha dato nuova spinta il buon vecchio e ora in pensione Dottor House/Hugh Laurie.

L'altro aspetto critico del titolo è rappresentato dal tono cupo e violento del fumetto, ma ci sono almeno due punti a favore della possibilità che la serie non venga ammorbidita per il pubblico delle reti in chiaro americane: il primo arriva da Hannibal, serie davvero fuori dai canoni della NBC, in cui si mescolano abilmente scene di violenza grottesca, sequenze oniriche e un'atmosfera disturbante senza che la rete abbia ricevuto pressioni per abbassarne il livello.

Proprio il creatore di Hannibal, il geniale Bryan Fuller (anche autore della sottovalutata Pushing Daisies, Wonderfalls e Dead like me) ha raccontato al Comic-Con dell'anno scorso che l'unico problema rilevato dall'emittente durante le riprese di Hannibal, era che in un episodio si vedeva una coppia di cadaveri nudi, con la pelle della schiena staccata per formare grottesche ali, il che non preoccupava gli executive quanto il fatto che si vedesse chiaramente il lato b dei due defunti. Fuller propose di ricoprirli di sangue e l'emittente accettò molto volentieri.

Il secondo è stato raccontato dal boss della rete, Robert Goldblatt, alla testata IGN: "Ci sono situazioni molto cupe e oscure al suo interno, ma anche delle battute ironiche. È un insieme di humor nero e storie sovrannaturali molto spaventose". Si è rivelata più complessa la domanda sulla possibilità di un cross-over con Gotham o con Arrow: "È già difficile fare cross-over all'interno dello stesso network, farlo con reti esterne è arduo. Ma vediamo come va il pilot prima di rispondere a questa domanda".

Nel frattempo, i lavori proseguono verso l'obiettivo finale: l'arrivo in onda nel palinsesto invernale di questo stesso anno, e chi lo sa, forse non si può avere un incrocio con Gotham, ma Constantine potrebbe passare in quel di Portland: sicuramente il Grimm sarebbe felice di avere il suo aiuto.