I livelli di lettura che sono stati inseriti in questa pellicola, più o meno consapevolmente, la rendono una ricchezza quasi inesauribile, visto che a trent'anni dalla sua prima uscita si creano addirittura siti (http://sciencefiction.tumblr.com/post/23608072333/these-are-fictional-magazine-covers-from-blade) che riportano le copertine delle riviste visibili nelle varie scene e diversi artisti si cimentano nel disegno di locandine “minimaliste” ispirate al film come quelle che accompagnano questo articolo.Volendo potremmo aprire uno spazio molto nerd, ora, andando alla ricerca delle citazioni della Nostromo (l'astronave di Alien che Ridley Scotto aveva appena finito di girare prima di Blade Runner) nei display dell'automobile di Deckard, oppure metterci a contare in quali e quante scene è presente l'insegna al neon con il simbolo kanji che significa “origine”, ma è meglio chiudere qui.Sperando che vi sia venuta voglia di rivederlo, magari insieme ad un po' di amici fantascientomani, vi invito a ricordare l'emozione che avete provato quando l'avete visto al cinema la prima volta. Niente dolby surround, né 3D o Imax, però di sicuro un vero trip nella realtà futura.

Mi auguro che il prossimo progetto su Blade Runner che Ridley Scott sta portando avanti insieme ad Hampton Fancher possa avvalersi di tutto quanto la tecnologia offre oggi, ma che sia guidato dal “voglio fare un film di fantascienza” che spinse cast & crew nel 1980 e non dal “devo pagare le rate del mutuo” che troppo spesso funesta il cinema ultimamente.

“Thar Was irrational of you... not to mention unsportsmanlike” [Roy Batty]