Ridley Scott, alla brillante età di 76 anni (e gliene auguriamo altrettanti, con un po' di sana clonazione) è uno dei registi più impegnati in questo periodo: appena concluso Exodus: dei e re, è tornato al lavoro e alla fantascienza con The Martian, che vede Matt Damon and Jessica Chastain tornare sul luogo del delitto dopo Interstellar, mentre produce per Amazon Prime nientemeno che la serie La svastica sul sole (o meglio, che diventerà tale se il pilot verrà ben accolto dagli utenti) e Halo: Nightfall, attesa serie ambientata nel mondo del famoso videogame.
Come se non bastasse, sta lavorando a due sequel molto attesi, anche al varco potremmo dire: il primo è Prometheus 2, di cui abbiamo già parlato, il secondo è l'ambizioso Blade Runner 2.
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21 commenti
Aggiungi un commentoMi associo al primo commento di Micronaut: non toccate Blade Runner.
Il rischio di avere un'altra schifezza come Prometheus è troppo alto...
Questa sicuramente è la via più semplice, però Blade Runner mi pare un film così singolare; mi ricordo che, a differenza di altri film, si è dovuto aspettare anni per vederlo in tv; anche il Director's cut non penso che abbia avuto troppo successo; ancora oggi l'originale mantiene un fascino particolare e facendo un seguito mi sembra che si rischi di rompere questa magia...
Personalmente, dato che Blade Runner fu per me il "battesimo della fantascienza", non posso che essere contento, qualunque sia il progetto di base al sequel. Conciliare una storia con un ante fatto lontano più di 30 anni, sarebe una sfida anche nel futuro della storia del film, lo sarebbe anche per dei replicanti e lo sarebbe per chiunque. Dunque, qualsiasi speculazione a tale riguardo, lascia un po' il tempo che trova, anche se farne, lo ammetto, piace. Quando verrà il momento mi godrò il film e tanti saluti, anche se non sarà all'altezza del film originale. Ma riflettiamoci un attimo, come potrebbe a priori non suscitare qualche perplessità? Stiamo parlando di due universi si affinia ma cronologicamente così distanti da rendere artificioso qualsiasi tentativo di accostamento. Il primo film si avvale di un cast irripetibile e fu girato sotto gli occhi di Dick con tecniche ed effetti speciali della vecchia scuola, il nuovo sarà un film in cui i ci saranno tecnologie del tutto diverse, altre facce, altra storia. Ma va bene così. Anche nella realtà, se pensiamo al mondo in cui ci muovevano da bambini, il ricordo delle cose più comuni attorno a noi ci sembra del tutto diverso, colori compresi, andrà bene anche per Blade Runner 2. Sono assolutamente ansioso di vedere il film, anzi, non sto nella pelle.
mi associo all'associazione.
Va bene, il conto in banca va rimpinguato, per un libero professionista. E mica può fare come Orson Welles, che non si è mai prostituito come regista, e ha un nome immacolato come autore, ma che per far soldi recitava anche nei filmetti (altrui).
Ridley Scott immagino che non sappia fare altro che il regista. Lo vogliono usare come specchietto per le allodole proponendogli prequel, sequel, aria fritta dei suoi capolavori? Embe', la Mecca del cinema è un Me(r)cca(to).
RS deve sceglere se fare l'ingranaggio obbediente, oppure salvare la faccia e l'aureola. Tutto qua.
Eccheccacchio. Non si può dissipare così un credito come quello che ci si fa a trent'anni infilando due capolavori come Alien e Blade Runner uno dietro l'altro. Già lo ha incrinato con Prometeus. Lasci perdere.
accidenti. E' una bella idea, prendere BR come universo narrativo. Perchè lo è già, per i molteplici aspetti forieri di sviluppi. Che è quello che era difficile tirare fuori da Alien. In effetti è uno degli intoppi che non hanno fatto funzionare Prometheus come prequel, perché nei film a tema "Alien", il gamberone è un ingrediente necessario per la riconoscibilità e la specificità della serie...
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