Ridley Scott vuole blindare The Forever War, romanzo di Joe Haldeman uscito nel 1974 vincitore dei Premi Nebula, Hugo e Locus, rendendolo un successo anche sul grande schermo. Per questo, a due anni dall'inizio dei lavori sul testo, il regista ha deciso di affidare la quarta riscrittura della sceneggiatura a un pezzo da novanta, uno degli artefici di uno dei suoi maggiori successi, ovvero David Webb Peoples, autore dello script definitivo di Blade Runner (dopo la prima stesura a cura di Hampton Fancher).

Il nome di Peoples è legato anche a Gli spietati, altro titolo di enorme successo con cui venne rilanciato il western. La sceneggiatura fu acquistata da Clint Eastwood nel 1984, ma l'attore aspettò qualche anno per raggiungere l'età giusta e interpretare il protagonista William Munny. La pellicola vide così la luce solo nel 1992. E fu la consacrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di Peoples. In mezzo lo sceneggiatore aveva firmato altri titoli come Leviathan e Ladyhawke. Poi fu la volta di Eroe per caso con Dustin Hoffman e, nel 1995, il ritorno alla fantascienza con un altro classico come L'esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam. Nel 1998 arrivò l'unico flop, quel Soldier di Paul W.S. Anderson con Kurt Russell che non scaldò il cuore a nessuno e fu presto dimenticato (ma c'è anche da dire che lo script originale venne ritoccato dallo stesso Anderson e che il budget venne drasticamente ridotto in corso d'opera).

Dunque le premesse sono delle migliori. Lo stesso Haldeman, dal suo sito, si dichiara ottimista: “Non sono fra coloro che ritengono a priori che la versione cinematografica debba essere inferiore al romanzo. Anzi, sarà curioso vedere l'interpretazione di qualcun altro sul mio testo”.

The Forever War (Guerra eterna il titolo italiano) è una space opera militare. Racconta le vicende del soldato William Mandella, impegnato nella guerra contro i Taurani, minacciosi alieni di cui si sa poco o nulla. Mandella combatte lontano dalla Terra su mondi ostili e si sposta uno teatro di battaglia all'altro alla velocità della luce (o quasi), generando un effetto di distorsione temporale per cui – al suo ritorno sulla Terra – sono passati per lui pochi mesi, ma il mondo ha fatto un balzo in avanti di vent'anni. Ed è completamente cambiato.

The Forever War fu seguito nel 1997 da Forever Peace (anche se non si tratta di un sequel in senso stretto, in ogni caso vinse ancora Hugo e Nebula nel 1998, oltre che il Campbell Award) e il meno convincente Forever Free del 1999, dove ritorna la figura di Mandella.