La Winnipeg Science Fiction Association ha annunciato l'istituzione di un nuovo premio, si tratta dell'A.E. van Vogt Award, ovviamente dedicata allo scrittore di cui si festeggiano proprio in questo periodo i cent'anni dalla nascita.
Alfred Elton van Vogt è nato il 26 aprile 1912 a Edenburg, nel Manitoba (provincia centrale del Canada). Nel 1939 pubblicò il suo primo racconto Black Destroyer (Il distruttore nero), iniziando così una carriera estremamente prolifica che passerà per Slan, The World of Null-A (Non-A), The Weapon Shop of Isher, Empire of the Atom. Nel 1995 è diventato Grand Master della fantascienza (unico canadese fino a ora). È scomparso il 26 gennaio del 2000.
La Winnipeg Science Fiction Association ha così pensato di onorarlo con l'A.E.V.V.A. (dimostrando che non solo gli statunitensi vanno pazzi per gli acronimi) in modo da: attirare maggiore attenzione sulla science fiction canadese, dimostrare che anche il Canada può produrre autori importanti, far parlare di più di fantascienza, promuovere la scrittura e gli autori.
Il premio prevede sia una somma in denaro che un trofeo. La cerimonia per la prima edizione si svolgerà nel mese di settembre 2012 a Winnipeg.
15 commenti
Aggiungi un commentoMagari! Io trovo solo Asimov, di cui hanno pubblicato ormai anche i temi delle elementari (e ovviamente di cui ho letto tutto), qualcosina di Dick (meglio se sopra ci hanno fatti un film) e poi basta. Una volta ho trovato un Douglas Adams e ho sbattuto gli occhi per capire se me lo stavo sognando
Oratore, il "grande pubblico" non legge fantascienza, quindi che ce ne importa di dove compra i suoi libri?
Stiamo parlando di quelli che leggono fantascienza.
E comunque in tutta franchezza continuo a dubitare che passi più gente in libreria che in edicola. Tu continui a usare il termine "si abbonano", ma la maggior parte dei lettori di Urania la compra in edicola, gli abbonati sono una minoranza.
S*
stavi sognando!
Passerà anche più gente in edicola però l'acquisto medio è composto di quotidiani o riviste.
Comunque non possiamo disinteressarci del grande pubblico oggigiorno, se non si rende più fruibile il genere fantascienza con ristampe di capolavori (non solo mediante Urania per lo più sconosciuta ai non addetti ai lavori) e di nuovi libri, la SF non avrà mai quella spinta necessaria a vincere l'inerzia che la relega nella nicchia.
Il mio era solo un appello spassionato niente più di questo.
Devo dire che la Feltrinelli (per lo meno quella di torino) offre gli autori sopracitati però solo quelli, ho anche notato due o tre libri editi Delos ma niente di più.
La situazione non può che peggiorare in un paese come il nostro dove la media di libri letti in un anno si aggira su 1/2.
Perdonami, sarà anche un rapporto intrecciato di causa-effetto, ma se i lettori che comprano libri di fantascienza non ci sono, gli editori non li pubblicano. Non è il contrario. Anni fa c'erano molti più libri in offerta, poi la domanda è diminuita e piano piano sono scomparsi.
S*
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