Kevin J. Anderson nasce nel 1962 ad Oregon, piccola cittadina nella zona dei grandi laghi in Wisconsin e sin da piccolo scrive storie di fantascienza. Vende il suo primo racconto, Resurrection, Inc., all’età di 25 anni. È sposato con la scrittrice Rebecca Moesta, sua coautrice per la serie Young Jedi Knights. Anderson ha scritto oltre novanta romanzi, alcuni dei quali come coautore, come gli otto tra prequel e sequel di Dune scritti con Brian, il figlio di Frank Herbert.
Per la Lucas Film ha prodotto la trilogia Jedi Academy, antologie e racconti sempre sul tema Star Wars. Ricordiamo inoltre tre romanzi basati su X-Files e i sette libri della Saga of Seven Sun.
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20 commenti
Aggiungi un commentoPremettendo che l'Urania l'ho preso, ma che lo leggerò solo fra un paio di settimane e che Slan l'ho letto, credo, 20 anni fa e che non me lo ricordo..
Sugli appunti: io scrivo racconti di fantascienza e fantasy da anni e non da professionista, e sono pieno di appunti, vecchie versioni, inizi, capitoli, elenchi di nomi, idee messe giù per non dimenticarsele... quindi è più che plausibile che chi lo faceva a tempo pieno avesse scaffali pieni di fogli... forse adesso nell'era del computer, in cui si riscrive sullo stesso file, la quantità diminuisce, ma nell'era della carta...
Sugli "apocrifi" o simili: personalmente i preludi di Dune sono piaciuti (ovvio che sono diversi dal ciclo originale) tanto che mi sono anche procurato i mancanti in inglese e anche quello pseudo-rifacimento di Anderson/Herbert jr. della primissima versione di Dune di Herbert sr. (The road to Dune), che poi trasformò nel Dune "ufficiale", trovandolo molto interessante per come si sono evolute le idee e i personaggi originali.
Capisco che i puristi possano irritarsi, ma penso che gli "apocrifi" in generale siano solo un'altra offerta al lettore e che il lettore sia libero di ignorarli oppure di leggerseli. Possono essere scritti bene o male (però a volte anche all'interno di un ciclo scritto dallo stesso autore ci sono cose scritte bene e cose scritte male), ma credo che rientri tutto nel discorso dei "gusti" del lettore.
Non butti mai via niente, eh?
E hai il gusto dell'orrido.
Ti è piaciuto anche quando Leto va a pescare e dice "Se peschi i vattelapesca non devi lasciarlo troppo all'aria altrimenti prende fuoco", poi li pesca e li lascia troppo all'aria e questi prendono fuoco?
In tal caso ho da farti leggere un mucchio di capolavori.
Esatto, la seconda che hai detto.
Il fattoè che chi non ha letto il libro originale legge l'epigono e probabilmente non si avvicinerà mai all'originale.
La moneta cattiva scaccia la moneta buona.
Anacho
Gli ultimi libri della saga erano decisamente in calando, ma i prequel sono assolutamente deboli sotto il punto di vista della credibilità dei personaggi, chi li ha in mente resta a bocca aperta per come agiscono.
E dubito molto che chi legge i prequel pensi poi di leggere l'originale.
Per quanto riguarda questo "Van Vogt" facciamo così, lo leggete e poi mi dite com'è.
Anacho
Siete rimasti senza parole dopo aver leto 'sta ciofeca, vero?
Vi capisco.
Anacho
quoto
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