I sequel fanno miracoli: portano avanti storie che sembravano concluse, fanno risorgere i morti come se niente fosse, soprattutto se hanno il volto di Will Smith. Va da sé che Io sono leggenda già di suo aveva non uno, ma ben due finali: quello che conosciamo e quello alternativo, che era stato inserito nel dvd e che molti ritengono migliore di quello scelto nell'edizione definitiva. Senza contare che anche il finale visto al cinema, in fondo, è un minimo ambiguo.
Che si tratti di ripartire da dove la storia finiva ufficialmente o fingere che fosse stato tutto un sogno, una notizia è certa: Io sono leggenda, film del 2007 con Will Smith e la regia di Francis Lawrence, che due anni prima ci aveva regalato Constantine con Keanu Reeves, avrà un sequel.
A comunicarlo per primo è stato il sito Deadline Hollywood, confermando che la Warner Bros ha già chiuso un accordo con lo sceneggiatore e produttore esecutivo Akiva Goldsman e con la Overbrook Entertainment di proprietà di Will Smith, per una continuazione delle avventure di Robert Neville, protagonista del primo film.
Lo sceneggiatore che si occuperà della storia è Arash Amel, quasi esordiente con due sceneggiature, inedite da noi, al suo attivo. In origine si era parlato molto di un prequel, per un ottimo e semplice motivo: poter ancora contare sul richiamo di un nome strafamoso come quello di Smith. Quei piani non videro mai la luce, il trend dei prequel sta perdendo il suo fascino (del resto il pubblico sa già cosa succederà dopo), mentre la serie The Walking Dead ha riportato in auge il tema del mondo invaso da zombie/umani mutanti/quello che preferite.
Ovviamente Will Smith aspetta di leggere la sceneggiatura prima di dare il suo benestare definitivo, ma è un dato di fatto che il film non sarà un prequel e che vedrà il ritorno di Neville.
Del resto, con un costo di 150 milioni di dollari e un incasso globale di 585 milioni, l'unico dubbio era quando sarebbe stato fatto un sequel. È ancora in dubbio il ritorno del regista del primo episodio, così come è presto per conoscere i dettagli della storia, ma una cosa è certa: Will Smith è ancora leggenda.
Nel frattempo, nelle Risorse in rete trovate il finale alternativo, non si mai.
30 commenti
Aggiungi un commentoA Davide Siccardi,
da snob a snob (anzi da snobino, così ero chiamato sul lavoro per i miei atteggiamenti critici) gradirei un tuo parere su "The Omega Man" (che, ormai è chiaro a tutti, mi sta a cuore per ragioni più caratteriali ed emotive che per un'oggettiva validità artistica, come acutamente osservato da S*).
Vaghi ricordi, ovviamente a forza di parlarne mi avete fatto venire voglia di rivederlo con calma e mi sto attrezzando.
Allora è proprio vero che l' assassino torna sempre sul luogo del delitto!!!
Povero Cinema! Povera SF!
“IO SONO LEGGENDA” al cinema non l’hanno MAI fatto. Punto.
Possiamo disquisire su quale film sia piaciuto di più tra “L’ultimo uomo sulla terra”, “1974 Occhi bianchi sul pianeta terra” (The Omega man) o l’ultimo “Io sono leggenda” con Smith. Ma qui è solo una questione di gusti e di gradimento che sò delle scenografie, delle musiche o delle recitazioni; e non già di una valutazione sulla attinenza con il romanzo.
In tutti i casi il senso ultimo dell’opera di Matheson NON è stato rispettato (con una pellicola che ha l’aggravante di essere stata impropriamente titolata come il libro).
Nello scritto, Robert Neville, nella sua “crociata” di salvaguardia, incoscientemente fa strage anche di chi non dovrebbe. Questo lo comprendiamo verso la fine del romanzo, quando la ragazza che aveva incontrato (Ruth), va via lasciandogli un biglietto (… “..adesso sai. Ti stavo spiando… . Noi siamo infetti….Quel che non puoi capire è che noi rimarremo vivi. Abbiamo trovato un modo per riuscirci e ricostruiremo la società…Dovremo liberarci di tutte quelle disgraziate creature ingannate dalla morte. E potremmo decidere di uccidere te e quelli come te…”)
Detto questo, ecco ora alcuni stralci delle ultime quattro/cinque pagine del romanzo
Neville è IN PRIGIONE… proprio così, IN PRIGIONE (ferito da un colpo di arma da fuoco e in attesa della messa a morte), tradottovi dalla emergente “fazione” dominante e RAZIOCINANTE degli infettati…una nuova umanità che è riuscita a contenere le degenerazioni del virus (..nulla di ciò viene fatto emergere nei tre film in questione…men che meno nell’ultimo fatto).
Nella cella, dialoga con Ruth che da “funzionaria” del nuovo governo è andata a trovarlo
Neville – La vostra società è davvero splendida. Chi sono quei gangster che sono venuti a prendermi? La vostra polizia?
Ruth - "Le nuove società sono sempre primitive…In un certo senso modo siamo come un gruppo rivoluzionario… che rientra in possesso della società con la violenza. E’ inevitabile. La violenza non ti è estranea.- Tu hai ucciso. Molte volte"
Neville – Soltanto per sopravvivere
Ruth - E’ esattamente per questo che uccidiamo…Per sopravvivere. Non possiamo permettere ai morti di esistere al fianco dei vivi…Essi devono essere distrutti. Essendo una persona che uccide i morti e i vivi, lo sai.……………..
Neville (guardando verso una finestra) – “C’è gente fuori”
Ruth – “ stanno aspettando”
N. –“La mia morte?”
R. – “La tua esecuzione”
…………
R. - “…vogliono giustiziarti….Devono…Sono terrorizzati da molto tempo a causa tua. Ti odiano…”
……..
Neville viene lasciato quindi solo nella cella a riflettere
…………..
Si aggrappò alla finestra e guardò fuori.
La strada era piena di gente. Si muovevano confusamente nella grigia luce del mattino…Poi qualcuno lo vide. Per un momento ci fu un crescente brusio...Poi un improvviso silenzio, come se una pesante coperta fosse caduta sulle loro teste. Rimasero tutti con lo sguardo fisso vero di lui, con le bianche facce rivolte verso l’altro.
E di colpo pensò “Ora sono io l’anormale. La normalità è un concetto di maggioranza, la norma di molti, e non la norma di uno solo”
Quel pensiero si fuse con quello che vedeva sulle loro facce: timore, paura, orrore; e comprese che avevano paura di lui. Per loro, lui era una terribile calamità che mai avevano veduta, una calamità anche peggiore dell’infezione a cui si erano adattati. Lui era un invisibile spettro che lasciava quale prova della sua esistenza i corpi dissanguati dei loro cari.
…Rober Neille guardò il nuovo popolo della terra. Sapeva di non farne parte: sapeva che, come un tempo i vampiri, lui era un anatema e un nero terrore da distruggersi. E, di colpo. Il concetto si formò, divertente nonostante il dolore.
“Il cerchio si chiude” Pensò “ Un nuovo terrore nasce nella morte, una nuova superstizione penetra nell’inespugnabile fortezza dell’eternità”
“Io sono diventato una leggenda”
FINE
“IO SONO LEGGENDA” al cinema non l’hanno MAI fatto. Punto.
Possiamo disquisire su quale film sia piaciuto di più tra “L’ultimo uomo sulla terra”, “1974 Occhi bianchi sul pianeta terra” (The Omega man) o l’ultimo “Io sono leggenda” con Smith. Ma qui è solo una questione di gusti e di gradimento che sò delle scenografie, delle musiche o delle recitazioni; e non già di una valutazione sulla attinenza con il romanzo.
In tutti i casi il senso ultimo dell’opera di Matheson NON è stato rispettato (con una pellicola che ha l’aggravante di essere stata impropriamente titolata come il libro).
Nello scritto, Robert Neville, nella sua “crociata” di salvaguardia, incoscientemente fa strage anche di chi non dovrebbe. Questo lo comprendiamo verso la fine del romanzo, quando la ragazza che aveva incontrato (Ruth), va via lasciandogli un biglietto (… “..adesso sai. Ti stavo spiando… . Noi siamo infetti….Quel che non puoi capire è che noi rimarremo vivi. Abbiamo trovato un modo per riuscirci e ricostruiremo la società…Dovremo liberarci di tutte quelle disgraziate creature ingannate dalla morte. E potremmo decidere di uccidere te e quelli come te…”)
Detto questo, ecco ora alcuni stralci delle ultime quattro/cinque pagine del romanzo
Neville è IN PRIGIONE… proprio così, IN PRIGIONE (ferito da un colpo di arma da fuoco e in attesa della messa a morte), tradottovi dalla emergente “fazione” dominante e RAZIOCINANTE degli infettati…una nuova umanità che è riuscita a contenere le degenerazioni del virus (..nulla di ciò viene fatto emergere nei tre film in questione…men che meno nell’ultimo fatto).
Nella cella, dialoga con Ruth che da “funzionaria” del nuovo governo è andata a trovarlo
Neville – La vostra società è davvero splendida. Chi sono quei gangster che sono venuti a prendermi? La vostra polizia?
Ruth - "Le nuove società sono sempre primitive…In un certo senso modo siamo come un gruppo rivoluzionario… che rientra in possesso della società con la violenza. E’ inevitabile. La violenza non ti è estranea.- Tu hai ucciso. Molte volte"
Neville – Soltanto per sopravvivere
Ruth - E’ esattamente per questo che uccidiamo…Per sopravvivere. Non possiamo permettere ai morti di esistere al fianco dei vivi…Essi devono essere distrutti. Essendo una persona che uccide i morti e i vivi, lo sai.……………..
Neville (guardando verso una finestra) – “C’è gente fuori”
Ruth – “ stanno aspettando”
N. –“La mia morte?”
R. – “La tua esecuzione”
…………
R. - “…vogliono giustiziarti….Devono…Sono terrorizzati da molto tempo a causa tua. Ti odiano…”
……..
Neville viene lasciato quindi solo nella cella a riflettere
…………..
Si aggrappò alla finestra e guardò fuori.
La strada era piena di gente. Si muovevano confusamente nella grigia luce del mattino…Poi qualcuno lo vide. Per un momento ci fu un crescente brusio...Poi un improvviso silenzio, come se una pesante coperta fosse caduta sulle loro teste. Rimasero tutti con lo sguardo fisso vero di lui, con le bianche facce rivolte verso l’altro.
E di colpo pensò “Ora sono io l’anormale. La normalità è un concetto di maggioranza, la norma di molti, e non la norma di uno solo”
Quel pensiero si fuse con quello che vedeva sulle loro facce: timore, paura, orrore; e comprese che avevano paura di lui. Per loro, lui era una terribile calamità che mai avevano veduta, una calamità anche peggiore dell’infezione a cui si erano adattati. Lui era un invisibile spettro che lasciava quale prova della sua esistenza i corpi dissanguati dei loro cari.
…Rober Neille guardò il nuovo popolo della terra. Sapeva di non farne parte: sapeva che, come un tempo i vampiri, lui era un anatema e un nero terrore da distruggersi. E, di colpo. Il concetto si formò, divertente nonostante il dolore.
“Il cerchio si chiude” Pensò “ Un nuovo terrore nasce nella morte, una nuova superstizione penetra nell’inespugnabile fortezza dell’eternità”
“Io sono diventato una leggenda”
FINE
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